Lo spreco non si ferma a Eboli: 135 mila € di telefono mese

di Sergio Carli
Pubblicato il 29 Novembre 2015 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
https://it.wikipedia.org/wiki/Eboli

Eboli: 135 mila euro di spese telefoniche in un solo mese

ROMA – Il caso è emblematico di come sono spesi i soldi delle nostre tasse. In un anno, nel solo 2014, a Eboli, città di 40 mila abitanti in provincia di Salerno, il Comune ha pagato 135 mila euro di telefono, 80 mila per i soli cellulari. Lo denuncia sul Mattino di Napoli Francesco Faenza. Il caso Eboli non deve essere assunto a parametro del solo Meridione. Lo spreco del denaro pubblico accomuna Nord e Sud.

Lo spreco non si ferma a Eboli.

Eboli gode di una sua fama letteraria, per il titolo del romanzo di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, ultimo avamposto della civiltà, allora, prima di addentrarsi nel mondo contadino arretrato della Lucania.

Oggi il progresso è arrivato e col progresso gli effetti della grande redistribuzione al Sud del reddito prodotto al Nord da milioni di meridionali che con il loro lavoro hanno conttribuitoa fare l’Italia di oggi. Con i soldi gli sprechi. E questa è la notizia:

“Il conto telefonico nel 2014 è di 135mila euro. Conto salatissimo, da Corte dei Conti. Ma nessun dirigente si è rivolto ancora alla magistratura contabile, spaventato forse di calpestare i piedi ai politici [ma quei conti] sono uno vero e proprio «schiaffo» ai cittadini.

I costi più alti si registrano nell’utilizzo dei cellulari: 81 mila euro all’anno. I telefoni fissi hanno pesato sulle tasche dei cittadini per 54mila euro. Nessuno finora si è preoccupato di accertare [le responsabilità]. Dai vertici comunali (segretario generale) ai dirigenti di seconda fascia, le spese telefoniche sono ormai ufficiali ma nessuno ha finora preso provvedimenti.

Il record degli sprechi spetta a un assessore dell’Api, partito minuscolo, dai consensi ridottissimi, cancellato quasi in ogni angolo d’Italia. Nell’estate del 2014 (luglio e agosto) l’assessore rutelliano ha speso 7.010 euro di telefonate. Roba da scatenare una sommossa popolare. Al Comune di Eboli, invece, sono rimasti imperturbabili. Dall’ex sindaco Martino Melchionda al responsabile della telefonia pubblica, nessuno si è scosso di fronte a una bolletta telefonica così scandalosa.

La politica ha i suoi costi, per carità, ma ci dovrebbe essere un limite. Nel bimestre successivo, lo stesso assessore dell’Api si è fermato a quota 6.299 euro di telefonate. Il dato è ancora più allarmante, perchè l’assessore sprecone è rimasto in carica solo un mese.

Nel frattempo il Comune ha cambiato le regole: la spesa telefonica complessiva ora è di 470 euro al mese e se un politico supera il limite imposto, deve ricaricarsi la scheda con i suoi soldi.