Mare Jonio, perché la nave ong ha portato i profughi dalla calma libica al mare forza 7 di Lampedusa?

di Sergio Carli
Pubblicato il 19 Marzo 2019 - 09:09| Aggiornato il 24 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

di Sergio Carli

Mare forza 7 vicino alle coste italiane, mare praticamente calmo nel punto dove la Mare Jonio ha raccolto i 49 profughi. Perché allora ce li hano portati?

Il capo spedizione umanitaria e ex leader no global Luca Casarini ha detto che c’è “mare forza 7” e che le onde “sono alte tre metri”. Confermano l’altezza delle onde vari siti di meteo.

Foto diffusa dalla agenzia Ansa e video pubblicati da Repubblica (al posto di  Giovanni Pettorino, ammiraglio, comandante generale delle Capitanerie di porto, ispettore capo della Guardia Costiera, chiamato in causa dal giornale come si faceva ai bei tempi, nome cognome, età, figli, manca solo l’indirizzo di casa, ci sarebbe da chiedere la scorta) riproducono il momento, si presume, in cui i profughi sono stati trasbordati dal gommone che, dicono, rischiava di affondare, alla nave della Ong italiana Mediterranea saving humans, alla Mare Jonio. 

Nella foto e nel video il mare sembra piuttosto calmo, le operazioni sembrano svolgersi in perfetto ordine. Non si ha l’impressione di una situazione di crisi.

Viene la domanda, anzi viene una serie di domande:

perchè sono andati a prenderli?

come facevano, quelli della Ong di Casarin, che tutti quei profughi si sarebbero trovati proprio lì (in mare, anche nella calma di ferragosto, non è poi così facile individuare al primo colpo un canotto)?

e che il gommone sarebbe stato in avaria? Hanno raccolto l’SOS? Dove i trovavano per arrivare in tempo prima del naufragio?

perché hanno fatto rotta sull’Italia sapendo che avrebbero trovato “mare forza 7”?

Incoscienza, entusiasmo? Anche l’ultimo marinaio da diporto prima di lasciare l’ormeggio si informa del meteo. Perché quelli della Mare Jonio non lo hanno fatto? O lo hanno fatto ma per qualche ragione loro non ne hanno tenuto conto? Magari, anzi…

Oggi al Senato si vota se mandare o no a processo per sequestro di persona, proprio come uno che rapisce per farsi pagare un riscatto, Matteo Salvini, ministro dell’Interno, che fece restare  a bordo di un’altra nave di Ong, la Diciotti, un certo numero di profughi-naufraghi, di cui alcuni minori. A proposito dei minori, c’è chi solleva dubbi sulla età effettiva. Non hanno documenti, ha detto la Procura della Repubblica di Siracusa, l’età se la danno da soli. Dicono tutti lo stesso anno di nascita, nel 2002.

Maurizio Gasparri, presidente della Giunta Giunta per le Immunità del Senato, incaricato di leggere in Aula la relazione con cui la Giunta, a larga maggioranza, ha deciso di negare il processo a Salvini, ha definito l’iniziativa di Casarin una “provocazione”.

Sembra dargli ragione il Manifesto, il cui titolo in prima pagina è: “Salvataggio premeditato”.