Se fa paura anche andare a scuola

Pubblicato il 21 Maggio 2012 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La tragedia avvenuta il 19 maggio nella scuola Morvillo Falcone, dove è rimasta uccisa Mellissa Bassi, è gravissima già di per sè e ancor più perché lancia un messaggio atroce: non possiamo più essere tranquilli di mandare i nostri figli a scuola, perchè anche lì si può morire. Perché sia che quella bomba a scuola è stata il gesto di un folle rancoroso, un uomo che voleva uccidere una donna, sia che è stata l’ennesima strage di Stato, rimane la stessa puara atroce, la stessa assenza di garanzie che ci sia un luogo sicuro, almeno per i ragazzi.

Sensazioni medesime si provarono sempre in Puglia quando a San Giuliano, per il terremoto, crollò una scuola e morirono tutti i bimbi che erano dentro. In quel caso però si era sempre in qualche modo nell’ambito del fortuito: per quanto con le nuove tecnologie si possa aumentare il livello di previsione, non si potrà mai essere certi che un terremoto arrivi, anche se lo Stato deve garantire che le costruzioni pubbliche siano a prova di terremoto, soprattutto se non devastanti.

Nel caso di Brindisi, ancora di più, la mano di un folle o di un’organizzazione, è andata a colpire lì dove nessuno aveva mai osato, un luogo ancora “vergine” e che doveva rimanere tale, un luogo già di per sé garanzia di protezione. Protezione che lo Stato, anche se in minima parte, ancora c’è e protegge i suoi cittadini. Pura illusione talvolta, soprattutto al sud, un’illusione che questa volta si è infranta sotto gli occhi di tutti.

Certo, anche nel caso di Brindisi, nessuno poteva prevedere un gesto e una tragedia del genere. Ma è la simbologia che esso porta con sè, una simbologia voluta o no ancora non si sa, che è dirompente e ammacca ancora di più l’idea di Stato che hanno gli italiani. Se non si può essere più sicuri di mandare i propri figli a scuola, se i nostri ragazzi devono vivere nel terrore anche di entrare in un edificio dove si dovrebbe insegnare prima di tutto a vivere, quali garanzie e quale protezione è rimasta? La sensazione è che non ce ne siano più