ROMA – Il mercato immobiliare in Italia è in ripresa, e a certificarlo è l’Istat, finora produttore solo di notizie negative. Secondo i dati Istat, riferisce il Messaggero di Roma, nel primo trimestre del 2014
“le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari, sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale» hanno registrato nuovamente «valori positivi». Il rialzo annuo complessivo è dunque pari all’1,3%. La ripresa del mattone non arriva però da sola. Insieme alle compravendite immobiliari sono ripartiti con slancio anche i mutui. Secondo i dati Istat, infatti, nel primo trimestre si è registrato un aumento annuo positivo «anche per le convenzioni notarili per mutui, per i finanziamenti e per le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare». Si parla di 63.084 convenzioni, con un aumento del 5%”.
Tornando ai dati sul mattone, scrive il Messaggero, i numeri della ripresa parlano chiaro:
“Sul residenziale l’aumento è stato dell’1,5%, mentre per il settore che comprende negozi, uffici e altre unità a uso economico la crescita è stata pari all’1,6%. Una crescita che ha ancora più valore se confrontata con il crollo registrato l’anno precedente, quando entrambi i comparti subivano cadute di oltre il 10%. Da sottolineare anche la distribuzione geografica della ripresa in atto. «Importanti segnali di recupero» nelle compravendite si registrano al Centro (+8,1%) e al Nord-Est (+3,6%). Mentre risultano ancora in affanno gli scambi «al Sud (-2,9%), nelle Isole (-2,7%) e nel Nord Ovest (-0,7%)». È merito anche del taglio delle tasse se le famiglie italiane sono tornate a comprare casa”.
A dirlo è lo stesso Istat:
“La crescita è in parte attribuibile agli effetti che ha avuto la riforma della tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso a partire dal 2014”,
stabilita nel dl sulla fiscalità immobiliare del settembre dello scorso anno.
Per lo stesso motivo molti acquirenti avrebbero rinviato le operazioni dalla fine del 2013 all’inizio del 2014, pur di beneficiare di una disciplina più vantaggiosa.
Costruire casa, invece, torna a costare un po’ di più. Ad agosto scorso l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale è aumentato dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2013. Era da dicembre 2013 che il dato non tornava positivo (rispetto al mese di luglio l’indice è aumentato dello 0,2%).