Monti: “Fine della crisi”, Berlusconi: “Non c’è”. Visco: “Allarme”
Mario Monti sembra un po’ troppo incline alle facili promesse o quanto meno a fare da non disinteressato megafono a previsioni un po’ troppo azzardate.
Questa è la reazione che viene spontanea mettendo a confronto due notizie in forte contrasto.
Una è del 19 gennaio 2013: “Bankitalia, nel 2013 Pil -1%. Disoccupazione al 12% nel 2014: “Allarme giovani”.
Ma da un cassetto spunta un ritaglio della Stampa del 20 agosto 2012. C’è un grande titolo in prima pagina: “Monti: vicina la fine della crisi”. Piccola ricerca on line: sulla stessa linea erano anche gli altri quotidiani, Corriere della Sera e Repubblica per primi. Altra ricerca e si legge su Blitz un piccolo peana, certo di fonte Ansa dal meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Quello di Monti era un “discorso ispirato” e Monti,
“pacato, sobrio, sereno, di rientro dalle vacanze ha portato alla kermesse di Rimini una ventata di positività”.
Non farà il pagliaccio in giro per il mondo come Berlusconi, ma quanto a prenderci in giro, Monti non ha proprio nulla da imparare. Anzi è perfino più bravo, perché quell’aria un po’ cupa aggiunge una tacca di credibilità alle sue sparate. Stesso ritaglio della Stampa, pagina 2: “Vedo l’uscita dalla crisi”. Certo Berlusconi la crisi non la vedeva proprio…