Monti: doppio gioco tra Pd e Pdl. Errani se ne sarà accorto?

Pubblicato il 17 Marzo 2013 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
monti mario

Monti ha le mani nei capelli. Sapesse noi

Mario Monti è sempre apparso un tipo molto ambizioso e vanitoso, che sull’altare del suo io ha fatto precipitare l’ Italia in una crisi da cui non sappiamo se e quando usciremo. Un tipoo pronto a tutto, pur di appagare la sua vanità, che fa impallidire il ricordo di Fausto Bertinotti. Alla fine se ne sono accorti i suoi sponsor, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e soprattutto gli italiani, dei quali solo una sparuta minoranza lo ha votato, dopo che, sempre sull’altare del dio io, ha affossato altrui ambizioni politiche e liquefatto un partito, quello di Pierferdinando Casini.

Chi ci è caduto fino alla fine è stato quel bon om di Pierluigi Bersani, quello che ha ingessato le chances elettorali del Pd, dopo avere ingessato l’ Italia con gli ordini che voleva debellare e i taxi che voleva liberalizzare, ai tempi in cui fu ministro.

Forse ora anche quegli ingenuoni del Pd se ne sono accorti, dopo che Monti ha provato a beffarli, sempre con l’idea fissa di diventare presidente della Repubblica, trattando i suoi voti per Renato Schifani con il Pdl.

Mentre Monti trattava, io ti aiuto a eleggere Schifani, tu mi spingi verso il Quirinale, i poveri ex compagni ancora si illudevano. Scappa detto a Vasco Errani, intervistato da Monica Guerzoni per il Corriere della Sera:

“Monti si è sfilato [e allora noi] abbiamo scelto di cambiare”.

Probabilmente si è sfilato quando dal Pd gli hanno detto che per lui Monti al Quirinale non era aria. E allora ci ha provato con Berlusconi...

Ma anche da quelle parti, visti gli scherzetti che ha tirato, lo hanno lasciato tra due sedie.