Pensioni d’oro, Renzi 2013 come Di Maio: tagliarle vale 12 miliardi, boom!

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2017 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
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Pensioni d’oro, Renzi 2013 come Di Maio: tagliarle vale 12 miliardi, boom!

ROMA – Pensioni d’oro, Renzi 2013 come Di Maio: tagliarle vale 12 miliardi. Quello che è giusto è giusto. Pochi giorni fa abbiamo segnalato la proposta di Luigi Di Maio di abrogare le pensioni d’oro per legge al fine di recuperare seduta stante 12 miliardi di euro, quale frutto di demagogia e inaffidabilità contabile e come promemoria utile quando si tratterà di scegliere a chi dare il nostro voto. Forse per riparare alla sparata – 12 miliardi significa che una pensione da 2500 euro è già a rischio doratura – oggi ha cercato di buttare la palla nel campo avverso, tirando fuori un Renzi d’annata che, sì anche lui, prometteva il taglio drastico per racimolare 12 miliardi appunto.

Nel dicembre del 2013 un giovane Matteo Renzi in campagna per le primarie del Pd, diceva di voler eliminare le pensioni d’oro. Al direttore Belpietro, che gli rispose che in quel modo non avrebbe racimolato nemmeno 4 miliardi, Renzi ribattè che non erano 4, bensì 12. 12 miliardi. (Luigi Di Maio, Il blog delle Stelle)

Niente da dire, se non che il morbo populista si contagia con estrema facilità e nemmeno il segretario di un partito storicamente radicato ne è immune: quindi, per par condicio, anche per lui vale il consiglio da rammentare il giorno del voto. Per entrambi funziona il ragionamento di Enrico Zanetti che se la prende con il Di Maio “che prende in giro gli italiani”: “Numeri alla mano, per recuperare 12 miliardi dai pensionati che prendono più di 5.000 euro netti al mese, bisognerebbe azzerargli la pensione per 8 anni oppure dimezzargliela per 16 anni oppure tagliargliela del 20% per 40 anni. In ogni caso, risulta evidente che Di Maio su questo tema parla perché ha la bocca e prende in giro gli italiani in un modo indecoroso”.