Promemoria per Bersani, occhio agli Ordini: anche gli “sminatori” lo vogliono

Pubblicato il 11 Dicembre 2012 - 22:39 OLTRE 6 MESI FA
Pier Luigi Bersani (Foto LaPresse)

ROMA – Promemoria per Pier Luigi Bersani, se dovesse tornare al governo: riprendere l’opera di smantellamento degli ordini professionali. Lui che con le liberalizzazioni voleva fare tabula rasa, e ha fatto scendere in piazza forse per la prima volta anche i “professionisti”, tenga in agenda che la situazione sta degenerando: invece di diminuire gli ordini potrebbero aumentare. Adesso anche gli “sminatori” chiedono di essere irregimentati in un ordine professionale.

Come racconta un articolo sul Corriere della Sera, gli “sminatori” sono uomini forti ma soprattutto coraggiosi sempre presenti quando si deve costruire una strada, un ponte, una ferrovia, una metro, ecc. Pronti a trovare eventuali residui bellici, ovvero bombe inesplose, e a farle brillare. Un mestiere antico, che una volta si faceva con “lo spillone” e oggi con il “metal detector” con cui, addirittura, qualche “sminatore” va a dormire.

Ebbene, alla faccia del “no agli ordini“, ora anche questi uomini forti e valorosi vogliono un ordine professionale tutto per loro, che li tuteli e li riunisca. Il motivo è presto spiegato, come si legge sul Corriere:

“La crisi è nera — racconta Paolo Orabona, presidente della Strago Spa — e la guerra dei prezzi finisce spesso per favorire aziende che non hanno neppure la necessaria copertura assicurativa. Così, vincono le gare al massimo ribasso e poi procedono a bonifiche a dir poco superficiali”.

A dire la verità un albo professionale esisteva, istituito nel dopoguerra, ma venne smantellato dalla legge Merloni prima e dai tagli alle leggi di Roberto Calderoli. Ora gli “sminatori” chiedono un nuovo ordine perché, dicono, oggi chiunque abbia un brevetto rilasciato dal ministero della Difesa (il corso dura un mese e si tiene a Roma, alla Cecchignola) può esercitare la professione e i controlli nei cantieri sono scarsi.