Pubblicità. La tv non internet uccide i giornali. Nielsen conferma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2014 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
Pubblicità. La tv non internet uccide i giornali. Nielsen conferma

Pubblicità. La tv non internet uccide i giornali. Nielsen conferma

ROMA – Il mercato pubblicità anche nel mese di luglio ha confermato che non è internet, in Italia, a uccider i giornali, ma la tv. L’amara verità, che solo gli editori non vedono, è confermata da Nielsen.

Secondo le stime di Nielsen, a luglio 2014 il fatturato della pubblicità in Italia ha chiuso a -0,5% rispetto allo stesso mese del 2013, facendo registrare una riduzione tendenziale del -2,2% per il periodo gennaio-luglio, pari a circa 80,9 milioni in meno sui primi sette mesi dello scorso anno. Il mese di giugno si era chiuso a +5,5%.

Riferisce l’agenzia di stampa Ansa:

“La buona performance del mercato, in controtendenza rispetto a quanto successo fino a maggio, è motivata anche per questo mese dalla spinta dei Mondiali di Calcio – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen – ma i primi segnali ricevuti dal mercato relativi al mese di agosto e l’autunno sono tutt’altro che incoraggianti, così come le indicazioni sul secondo semestre per quello che riguarda generalmente tutti i mezzi. Le previsioni negative dell’Ocse sul Pil italiano, inoltre, non ci consentono di essere ottimisti per i prossimi mesi”.

Relativamente ai singoli mezzi, la Tv cresce del +1,8% nel periodo cumulato gennaio-luglio e chiude il singolo mese a +6,6%.

Il mezzo stampa, dopo i segnali di miglioramento di giugno (aveva chiuso a -1,3%), registra un peggioramento, calando del -10,2% nei primi sette mesi e del -6,5% nel singolo mese.

Nel dettaglio: i quotidiani perdono il -9,7% nel periodo cumulato e -4,5% nel solo luglio, mentre i periodici rispettivamente il -11% e il -10,8%.

La radio conferma l’andamento negativo: per il periodo cumulato si registra un decremento del -4,3%, a fronte del -12,6% di luglio. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato, conferma l’inversione di tendenza avviata a giugno, quando il mese di chiuse con +10%: luglio chiude, infatti, a +4,4%, portando il dato relativo ai sette mesi a +0,6%.

Ancora in negativo il Cinema, il Direct Mail e l’Outdoor in generale, così come la media del mercato.

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto di circa 114 milioni di euro per i primi sette mesi dell’anno.

Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti relativamente al periodo gennaio – luglio: alla crescita degli Alimentari (+3,7%, pari a 16 milioni), si contrappongono un calo dell’Automotive (-5,4%, circa 20 milioni) e una vistosa frenata delle Telecomunicazioni, che con 81 milioni in meno di investimenti rispetto agli stessi sette mesi del 2013 registrano una performance negativa del -26,8%. I maggiori apporti alla crescita arrivano dall’Industria (+25,1%), Elettrodomestici (+34,3%) e dai Giochi / Articoli scolastici (+41,6%) che complessivamente incrementano l’investimento di 31 milioni”.