Raggi: “Le società paghino per la sicurezza”. Lotito: “Che siamo un bancomat?”. Allora paghi in contanti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Maggio 2019 - 14:50| Aggiornato il 6 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dopo gli scontri di ieri a Roma prima della finale di Coppa Italia Lazio-Atalanta, scontri che hanno visto gli ultras biancoazzurri sfidare le forze dell’ordine fino al punto di ferire un vigile e dar fuoco a un’auto della Polizia municipale, con il quadrante nordovest della città paralizzato e inavvicinabile, la sindaca Raggi ha annunciato la delibera per costringere le società di calcio a contribuire alle spese per la sicurezza.

“Spesso le occasioni del calcio sono sfruttate da delinquenti per creare disordini in città. È pronta una delibera per chiedere alle grandi società di calcio di contribuire con una parte dei loro guadagni al mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza durante questi eventi. Credo sia fondamentale capire che chi dal calcio riesce ad avere grandi guadagni possa contribuire alle spese che generalmente devono sostenere solo le città”.

Alla sindaca ha risposto il presidente Lotito, raggiante per la vittoria della sua squadra ma piuttosto freddo nel riconoscere le responsabilità degli pseudotifosi della sua squadra. Più urbano di quanto non fosse stato con l’allenatore dell’Atalanta che si lamentava di un rigore solare negato (“L’ho mandato affanculo” non s’è vergognato di confidare), ha reagito comunque con un’alzata di spalle: “Non siamo un bancomat”, ha detto. Del resto fa il suo mestiere e difende i suoi interessi. Che, però, non sono quelli dei suoi concittadini. Che paghi, lui, come Pallotta e come tutti gli altri.