Renzi, gelato in polemica con Economist: provincialismo che fa male all’Italia
La copertina dell’Economist che ha scatenato il provincialismo di Matteo Renzi
ROMA –Matteo Renzi col gelato in mano, accanto a un carretto di gelati di Torino fatto entrare con 5 chili di gusto al limone e alla crema nel cortile di Palazzo Chigi, domina i giornali di sabato 30 agosto 2014.
Tutti eccitati dalla trovata e dalla bravata, che costituisce la via italiana della risposta a un attacco di giornale. Una risposta che ha fatto perdere qualche punto alla già scarsa considerazione in cui tengono Italia e italiani in giro per il mondo, dalla Scozia all’Ucraina.
Il settimanale inglese Economist aveva dedicato la sua ultima copertina all’immagine di una barchetta di carta che sta affondando da poppa, sulla cui prua sono Angela Merkel e François Hollande impettiti e insonsapevoli, a poppa un Mario Draghi in camicetta che sgotta in una fatica che non pare destinata al successo.
In mezzo Matteo Renzi, con un cono di gelato in mano.
La scelta del gelato da parte dell’Economist non è casuale, è il simbolo del disprezzo degli inglesi verso gli italiani che, a cavallo del ‘900, emigrarono a Nord numerosi con i loro carrettini di gelati.
Non importa se uno di quelli, Charles Forte, sia poi diventato il più grande proprietario di alberghi del Regno e lo abbiano fatto anche Lord.
Il razzismo degli inglesi è immenso: i ricchi ci vedevano come camerieri dei ristoranti di lusso come il Savoy, i poveracci che da loro sono tanti come gelatai. Oggi ci vedono come turisti un po’ ridicoli, noi che andiamo là, o come imbroglioni, loro che vengono qua.
Ma non è il razzismo sprezzante degli inglesi a preoccupare. Piuttosto il provincialismo evidenziato dal fatto che il primo ministro della Repubblica italiana si sia sentito obbligato a entrare in polemica con un giornale, per quanto pomposo e sussiegoso come l’Economist.
L’avete mai visto un capo di Governo di un qualsiasi Paese abbassarsi a tanto?
