Renzi strilla su copertura bonus 80 €, ma buco Irap: “Senato voglio abolirlo!”
ROMA – La polemica sulle coperture al bonus da più o meno 80 euro, che ha opposto Matteo Renzi e i tecnici del Senato, con il loro presidente Pietro Grasso schierato a loro difesa ma a metà, sembra inventata dall’autore di un canovaccio della commedia dell’arte.
Secondo Andrea Fabozzi il servizio bilancio del Senato ha rifatto
“i conti al decreto Renzi, quello del bonus […e] solleva dubbi sulla copertura. Non del bonus (gli 80 euro), peraltro, ma del taglio dell’Irap (l’imposta a carico delle imprese). Renzi si imbestialisce. Niente di eccezionale, accadeva anche a Tremonti. Ma la novità è che l’attuale presidente del Consiglio prima allude:
«Non è un caso che quelle critiche vengano dal Senato che io voglio abolire» (ma come, ai senatori ha giurato che si trattava di una riforma, giammai di un’abolizione).
“Poi, in televisione, a sera tardi e al mattino presto, attacca: «I tecnici del Senato dicono il falso». E assicura che le coperture ci sono. Ma parla del bonus — che è più popolare — non dell’Irap.
“Il bullo della diretta.
“A proposito di falsi, chi aveva detto che gli 80 euro sarebbero arrivati anche ai più poveri, quelli che guadagnano talmente poco da non pagare le tasse? E chi aveva promesso che la riforma del Senato sarebbe stata approvata prima delle elezioni europee? Non i tecnici del Senato. Era stato Renzi piuttosto, che immagina però di cavarsela rovesciando l’accusa di falso sui «burocrati».
“Gli piace vincere facile. Accarezza a favore di pelo l’opinione pubblica, addomesticata da una lunga campagna anticasta al punto da non distinguere imbrogliati e imbroglioni. È in fondo il segreto di tutti i populismi.
“Annichilisce ogni opposizione, almeno ci prova non rispondendo nel merito ma insultando: burocrati, corporativi, rosiconi, professoroni, gufi.”