A Roma obbligo targhe per botticelle. E per le biciclette no?

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il comune di Roma ha decretato l’obbligo di targa anche per le cosiddette “botticelle”, ovvero i calessi trainati dai cavalli che portano a spasso i turisti. Ma allora perché non imporlo anche alle biciclette?

Mettendo l’obbligo di targhe, il Comune equipara le botticelle a auto e motorini, dando la possibilità ad esempio ai vigili di multare comportamenti non consoni con il codice della strada. Giusto, visto che le botticelle camminano sulla carreggiata, proprio come auto e motorini, possono incorrere in incidenti, si parcheggiano (spesso in doppia fila), ecc. Giusto sempre che si facciano comunque delle regole ad hoc, come ad esempio delle zone di attesa dove possono sostare aspettando i turisti e dove non rischino di incorrere in contravvenzioni.

Giusto ma manca un’aggiunta. Perché non fare lo stesso con le biciclette? Non è un’idea strampalata. L’Olanda, ad esempio, Paese tra i primi per numero di abitanti che utilizzano le bici, impone l’obbligo di targa. Quante volte ad Amsterdam, tanto per dirne una, si trovano biciclette parcheggiate ovunque con sopra delle multe per divieto di sosta. Vi sembra una cosa così sbagliata? O forse è più sbagliato non regolamentare, lasciando che le bici possano fare tutto (anche passare sui marciapiedi) o, ad esempio, non dare nessun diritto giuridico a un pedone che viene investito da un ciclista?