Scalfari: Dopo 20 anni di Berlusconi, 20 di Renzi? Incubo, agli italiani piacerà
Dopo 20 anni di Berlusconismo 20 anni di Renzismo sono, per Eugenio Scalfari, “un incubo” che però
“magari piacerà agli italiani che in certe cose sono molto strani”.
Scalfari, nel suo editoriale della domenica su Repubblica, arriva a questa conclusione sconsolata partendo dall’ipotesi che
“se è vero, ed è vero, che il seduttore Matteo Renzi è più bravo del seduttore Berlusconi, esiste l’ipotesi che l’eventuale successo di Renzi sui vari tavoli del gioco porti con sé dopo vent’anni di berlusconismo vent’anni di renzismo”.
C’è un punto “non marginale”, scrive Eugenio Scalfari,
“per capir bene il personaggio Renzi. Fino a quando sembrava che il governo Letta sarebbe durato fino al 2015 e quindi sarebbe stato Letta a presiedere il semestre europeo di spettanza italiana, l’allora (e tuttora) segretario del Pd sosteneva che la presidenza europea semestrale non contava assolutamente niente. Letta diceva il contrario ma Matteo ci rideva sopra. Da quando però è arrivato a Palazzo Chigi Renzi ha immediatamente cambiato linguaggio sostenendo che quel semestre sarà fondamentale per l’Italia e per l’Europa (anche per il mondo?).
“È fatto così, il Re del Pd: cambia linguaggio di continuo, secondo con chi parla; dà ragione a tutti, capisce tutti, incanta tutti (o ci prova). La sua vera natura è quella del seduttore. Da questo punto di vista somiglia molto, ma con metà degli anni, a Berlusconi.
“Non entro nell’esame delle coperture, dell’accoglienza europea alle proposte renziane, ai tempi necessari per arrivare ad una svolta vera, che certo non è quella dei 10 miliardi (sette) dell’Irpef. Dico solo che sui tagli di Carlo Cottarelli bisogna stare attenti perché ci saranno anche effetti negativi sull’occupazione come conseguenza di alcuni dei tagli proposti”.