Siamo in pieno boom, ma Istat lo dice a metà. Minniti vince ma Renzi…

di Marco Benedetto
Pubblicato il 9 Agosto 2017 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Siamo in pieno boom, ma Istat lo dice a metà. Minniti vince ma Renzi...

Siamo in pieno boom, ma Istat lo dice a metà. Minniti vince ma Renzi…

Siamo in pieno boom, ma la politica italiana è come la pallanuoto. I colpi più duri sono quelli sott’acqua. Due casi sotto i nostri occhi, in questo 9 agosto 2017, vigilia di San Lorenzo, la notte in cui cadono le stelle.

Istat continua a tirare dall’altra parte. Invece di sottolineare il balzo della produzione industriale in giugno: +5,3% sullo scorso anno, che corona la crescita del 2,2% del primo semestre, apre il comunicato con il confronto mese dopo mese, giugno su maggio, +1,1%. Ovviamente il salto è inferiore.

Il merito è del lavoro fatto dal Governo Renzi ma anche e soprattutto della stabilità garantita da Gentiloni, dal suo equilibrio, dalle sue mediazioni. C’è anche un pizzico di buona sorte, fin che regge la congiuntura mondiale. Ma sembra che in Istat gli faccia male riconoscerlo. Non è rispetto delle regole della comunicazione, perché le regole vogliono come primo indice il confronto fra mesi omogenei, anno su anno. Questo lo sa anche l’ultimo sopravvissuto ispettore di diffusione dell’ultimo quotidiano. Allora cosa muove i nostri statistici, tanto politicizzati che un loro presidente, Enrico Giovannini, medaglia d’oro della guerra a Berlusconi con i numeri, diventò ministro del Lavoro nel mai compianto Governo Letta?

La domanda è lecita. Non è giusto giocare con i numeri. Non possono e non devono esserci ombre ideologiche quando si comunica al pubblico in nome dello Stato.

Federico Geremicca rivela sulla Stampa di Torino che dietro le mosse anti Minniti di Graziano Delrio ci sarebbe Matteo Renzi:

“Renzi non ce l’ha con Minniti per il lavoro fin qui svolto quanto – piuttosto – per certi protagonismi che lo accompagnano. E ce l’ha, forse, per il clima di dissensi e trappole che vede consolidarsi intorno alla sua leadership (un sospetto, diciamolo subito, che non riguarda certo – o soprattutto – solo il ministro degli Interni)”.

Se fosse vero ci sarebbe da girare per sempre le spalle a Renzi. Con che animo si può sabotare l’azione del Governo per frenare la apparentemente incontenibile ondata di profughi? Per un sospetto o per gelosia?

E fra le motivazioni della ostilità di Renzi, Geremicca, cita un anonimo birignao tipico di certa sinistra sinistrata:

Minniti “non può disertare un Consiglio dei ministri restandosene offeso e in disparte nella stanza affianco”.

Vorrei vedere voi, cari compagni. Fate delle regole per disciplinare l’andirivieni delle navi delle Ong in odore di collusione con i trafficanti di uomini, prendete accordi con i libici, fate sì che il flusso di profughi si dimezzi, e sotto il sedere il vostro collega di Governo, lui ex democristiano voi ex comunisti, manda la Guardia costiera che da lui dipende a fare quello che voi avete proibito…