Statue coperte. Quel cartone vale miliardi. Se per i Marò…

di Sergio Carli
Pubblicato il 28 Gennaio 2016 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA
Statue coperte. Quel cartone vale miliardi. Se per i Marò...

La Venere Capitolina coperta e al naturale. Se la copre con la mano sinistra ma non è bastato

ROMA – Statue coperte per Hassan Rohani a Roma. Siamo davvero sicuri che chi ha coperto la statua della Venere Capitolina e altre con dei paraventi di cartone ha fatto male? Siamo davvero sicuri che il fatto meriti tutto questo can can?

Non sarà che tutto quello che direttamente o indirettamente può imbarazzare Matteo Renzi fa buon brodo?

Myrta Merlino non alza l’audience facendogli il verso. Se Vittorio Sgarbi parla, pensiamo che è giusto il contrario. Se pontifica anche Rosi Rosy Bindi vuol dire proprio che avete sbagliato tutto. Se poi il minsitro della cultura Dario Franceschini dice che

“quella di coprire le statue dei Musei capitolini è stata una scelta incomprensibile”

vuol dire solo che ha perso una nuova occasione di tacere.

È stato montato un tae can can che anche Rohani si è sentito in dovere di prenderci garbatamente, pretescamente in giro. Come riferisce l’agenzia Ansa, la vicenda delle statue coperte, ha detto Hassan Rohani,

“è una questione giornalistica. Non ci sono stati contatti a questo proposito. Posso dire solo che gli italiani sono molto ospitali, cercano di fare di tutto per mettere a proprio agio gli ospiti, e li ringrazio per questo”.

Certo è una stronzata, ma un Paese quasi alla canna del gas, col naso sul pelo dell’acqua, può permettersi di fare il superiore? Abbiamo rimandato in India i Marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in nome del grande business e nessuno a sinistra ha detto una parola di scandalo, tranne forse l’inascoltato Maurizio Gasparri, che di sinistra non è. Ora per qualcosa di coperto che nemmeno avete il coraggio di nominare tanto siete prude la sinistra insorge. Ma se la sinistra è fatta di tanti bigotti, dove andremo a finire?

Ragioniamo un po’ e pensiamo alla suscettibilità degli iraniani di fronte all’esplicita manifestazione del sesso.

Pensiamo al loro atteggiamento repressivo verso le donne. Ci possiamo anche indignare ma non è molto di diverso da quello della Chiesa, la cui repressione dura da due millenni e si basa su San Paolo che è arrivato a taroccare Gesù per rimetterle sotto.

Quando Emma Bonino è andata in Iran come ministro degli Esteri europeo, a incontrare lo stesso Hassan Rohani, si è messa in testa una coperta, non un velo e nessuno ha detto niente. Ora, per la naturale prudenza di una addetta al cerimoniale, abituata a misurare col bilancino la suscettibilità dei potenti persino nei posti a tavola, viene coperta qualche statua che da pochi anni soltanto noi crediamo morale e lecita da esibire anche ai minori per non urtare la possibile sensibilità di un capo di Stato teocratico e tutta Italia prende fuoco o meglio quella parte di Italia che non ha nulla da pensare se non a queste fesserie.

Pensiamo a quanto vale un buon rapporto con l’Iran: siamo proprio sicuri che quattro pudenda coperte valgono tutta la polemica che si è scatenata nel ping pong fra giornali, intellettuali, politici, siti internet?

Non è che l’Italia sia quel Paese così aperto di costumi che vogliamo crederci di essere. Quante statue hanno le parti intime coperte da foglie di alloro o di quercia. Basta vedere i titoli e anche gli articoli che abbiamo pubblicato: non si capisce tanto che cosa è stato coperto, noi stessi ci vergogniamo di nominare quella roba là.

Ci passa tutto se pensiamo che dopo la caduta delle sanzioni già una singola azienda italiana molto grande come la Danieli, ma una sola e singola, ha annunciato di avere già firmato un contratto per oltre 5,7 miliardi di euro. Dicono che per l’Italia il la fine delle sanzioni all’Iran valga due punti di Pil. E allora non scaldiamoci tanto e non mettiamo in croce quella funzionaria che si è presa la colpa di avere dei deciso di coprire quelle statue. Se quella è una Repubblica teocratica, ragioneranno allo stesso modo di come ragionano in Vaticano e allora perché ci dobbiamo tanto scandalizzare? Se la Bonino Emma, radicale, idolo della sinistr, si è messa il foulard in testa…