L’Amazzonia brucia. Bolsonaro invia l’esercito e attacca Macron: “Parlarne al G7, mentalità colonialista”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 24 Agosto 2019 - 09:33| Aggiornato il 26 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA
Amazzonia devastata dagli incendi

La Amazzonia devastata dagli incendi (Foto Ansa)

MILANO – “La nostra casa brucia”: non poteva essere più chiaro il presidente francese, Emmanuel Macron, nel sottolineare la gravità degli incendi che stanno riducendo in cenere tanta parte della foresta pluviale dell’Amazzonia, il polmone verde del mondo. E che hanno fatto finire sotto accusa internazionale il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che per diverse settimane ha negato la crisi e poi ha incolpato le ong, sostenendo fossero loro ad appiccare i roghi come vendetta per il taglio dei fondi da lui deciso. E che solo adesso ha accettato di mandare l’esercito a tentare di domare le fiamme.

Le immagini che stanno facendo il giro del mondo mostrano i 2.500 nuovi focolai di incendi delle ultime 48 ore. Così la questione Amazzonia irrompe anche al G7 di Biarritz, in Francia. Macron ha preso la guida dell’offensiva contro il presidente di estrema destra, accusandolo senza mezzi termini di “mentire” e di non agire per fermare l’avanzata delle fiamme. Da Macron è arrivato anche l’annuncio che si opporrà alla ratifica del trattato di libero scambio Ue-Mercosur (il mercato comune dell’America del Sud) firmato a metà giugno. 

Germania e Norvegia avevano già sanzionato i brasiliani in settimana bloccando una sessantina di milioni di euro di sovvenzioni ma la miccia si è accesa venerdì 23 agosto con la presa di posizione di Macron contro la politica del populista Bolsonaro, da sempre accusato di favorire la deforestazione e gli incendi. Il presidente francese ha così chiamato i membri del G7 a “discutere di questa emergenza” a Biarritz. Dove però Bolsonaro non c’è.

Macron può contare sull’appoggio della cancelliera tedesca Angela Merkel e del primo ministro canadese Justin Trudeau. Ma c’è l’incognita di Donald Trump, notoriamente scettico sull’esistenza dei cambiamenti climatici, proprio come il collega brasiliano, che ha accusato Macron di “strumentalizzare una questione interna al Brasile e ad altri Paesi amazzonici” usando “uno stile sensazionalistico che non contribuisce a risolvere i problemi”.

Bolsonaro ha definito grave l’idea di affrontare la questione amazzonica al G7, senza di lui: “Discuterne senza la partecipazione della nostra regione rimanda ad una mentalità colonialista superata nel XXI secolo”. E su questo punto il presidente populista vede d’accordo anche molti brasiliani che pure sono contro di lui. Se non verrà affrontata correttamente, la crisi amazzonica rischia di ritorcersi contro chi vorrebbe solo risolverla.

Fonti: Bbc, Cnn, Ansa, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev