Berlusconi: “Alle Europee prendiamo 25%. Renzi non dura più di un anno e mezzo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2014 - 18:08| Aggiornato il 5 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Alle Europee prendiamo 25%. Renzi non dura più di un anno e mezzo"

Berlusconi: “Alle Europee prendiamo 25%. Renzi non dura più di un anno e mezzo”

ROMA – Forza Italia alle Europee avrà un “buon risultato, sicuramente superiore al 25%“. Matteo Renzi “non durerà più di un anno e mezzo”. E fu Giorgio Napolitano a consigliargli di dimettersi nell’autunno del 2011. Silvio Berlusconi, di nuovo in tv per la seconda domenica consecutiva, intervistato da Lucia Annunziata a In Mezzora, autocertifica il successo suo e del suo partito e pronostica: “Sarò mondato e diventerò un padre della patria“.

“Credo che il destino mi abbia messo nelle condizioni di essere l’uomo del grande cambiamento per il nostro Paese”, si autoproclama l’ex cavaliere. E mette subito in chiaro: alle europee Forza Italia, attualmente nei sondaggi data sotto il 20%, supererà il 25% grazie all’apporto degli altri partiti di centrodestra. L’obiettivo: “Riportare il centrodestra a prevalere sul centrosinistra in vista di una futura tornata per le elezioni nazionali“.

Perché tanto il governo Renzi non durerà più di un anno e mezzo:

“Avevo speranze su Matteo Renzi ma sono piuttosto deluso – sottolinea – ha messo in campo i vecchi vizi della sinistra. Non durerà al di là di un anno, un anno e mezzo”.

Secondo l’ex presidente del Consiglio, Renzi, che “è andato al governo senza passare da elezioni”,

“ha un deficit di credibilità democratica perché non è stato eletto dal popolo. Oggi l’Italia ha obliterato tutte le regole della democrazia”.

Quanto a sé, dice, “non sono depresso”:

“sono in un momento molto difficile ma devo dire che non pensavo di dover tornare a occuparmi in prima fila della politica e del mio Paese, ci sono dovuto ritornare. Non posso dire che sono allegro, ma è un periodo eroico”.

Sua figlia Marina, ne è certo, sarebbe “un leader perfetto, ma spero che non accada”.

“Non è una decisione che riguarda me, ma mia figlia e soprattutto gli elettori perché un leader lo scelgono gli elettori. Marina le capacità le ha tutte. Ha un grandissimo intuito immediato, più veloce degli uomini. Ha una grande preparazione perché è stata alla testa di un’impresa con migliaia e migliaia di collaboratori. Ha disciplina di studio e una vita ragguardevole ed è come me innamorata della libertà”.

Poi la solita retorica del golpe: ha ripetuto che in Italia ci sono stati “quattro colpi di Stato”. Il terzo è stato ad autunno 2011.

“Ci è stato sottratto via via un numero crescente di parlamentari – ha detto Berlusconi – che sono stati convinti a passare con l’opposizione. Fini aveva già tentato nel 2010 ma aveva fallito. Alla fine ci è stato detto che sarebbero usciti altri deputati, e ci fu autorevolmente consigliato di dimetterci”.

A dispensare l’autorevole consiglio, fu Giorgio Napolitano.

Berlusconi da Lucia Annunziata (Corriere Tv)