Carmine Schiavone, l’intervista integrale a Le Iene (video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2013 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA
Carmine Schiavone

Carmine Schiavone

ROMA – “Il primo omicidio? A 13 anni”, Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi, ora pentito e collaboratore di giustizia racconta alle Iene la sua vita criminale e gli appoggi politici della camorra in Campania e in Italia.

“Ho fatto andare in galera 1.500 persone, ho fatto condannare centinaia e centinaia di persone” racconta Schiavone, “mi sono pentito per un fatto di coscienza”. Io li ho distrutti ripete Schiavone. “Noi eravamo interni allo Stato, spostavamo i voti, facevamo votare la Democrazia Cristiana. Spostavamo centoventimila voti nella sola provincia di Caserta. Sceglievamo il sindaco, l’assessore”.

“C’era un trattato di amicizia omertosa con la politica, senza appoggi i camorristi sarebbero solo dei banditi di strada”, poi Schiavone parla dei rifiuti tossici: “Arrivavano questi camion dal nord, i fanghi nucleari, scaricavamo tutto”. I rifiuti arrivavano dalle centrale tedesche, austriache, svizzere, dalle industrie del nord, “abbiamo trovato frutteti come scheletri”.

“Avevamo anche una banca, la banca popolare di San Marcellino” continua Schiavone, “guadagnavamo un sacco di soldi”. 

In tutto eravamo otto, novemila, “io ero il capo amministrativo” racconta Schiavone, “ho ammazzato 50-70 persone e ho ordinat almeno 500 omicidi, ma erano tutti colpevoli, tutti dei clan. Ammazzavamo 6-7 cutoliani al giorno…”

 

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