Cercasi disabile che intenerisca: cacciata capo casting Rai

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2016 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA
"Cercasi disabile che intenerisca": licenziata capo casting Rai

“Cercasi disabile che intenerisca”: licenziata capo casting Rai

TORINO – “Cercasi nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza”. Per questa frase choc, scritta su Facebook, Luana Velliscig responsabile casting della fiction Rai Romanzo Famigliare diretta da Francesca Archibugi, è stata licenziata. Non senza però lasciare dietro di sé un mare di proteste che si protraggono anche dopo e oltre le scuse di Viale Mazzini, della società di produzione e della regista.

“Un’espressione infelice” anche per la Film Commission torinese, che in una nota rileva “la mancanza di tatto e il dubbio gusto dell’espressione usata dalla casting. Va tuttavia precisato – spiega Fctp – che l’annuncio è stato pubblicato sul profilo personale della casting, una libera professionista assunta dalla produzione e non una nostra dipendente alla quale abbiamo subito chiesto di modificare quella espressione”.

Fctp ci tiene ad aggiungere, che “da sempre, pur non operando censure e non intervenendo nelle scelte editoriali, non sostiene progetti contrari al rispetto dei diritti umani, anzi promuove le produzioni più impegnate in ambito sociale”.

Tra i primi a protestare con forza per la dicitura, anche Maximiliano Ulivieri, project manager nel campo del Turismo Accessibile, responsabile del progetto “LoveGiver” e Gianluca Nicoletti, papà di un ragazzo autistico, che hanno lanciato un hashtag provocatorio: #tenerezzastocazzo.

Da Francesca Archibugi sono arrivate le scuse immediate: “Mi vergogno tantissimo, hanno tutti ragione, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l’unica cosa che posso dire”. Anche la società di produzione Wildside “chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dall’annuncio”. E precisa che “il linguaggio gravemente inopportuno e offensivo utilizzato non è stato in alcun modo approvato da noi”. Mentre la Rai se ne lava le mani facendo sapere di non essere a conoscenza dell’annuncio.