isole contese: nuove proteste anti giapponesi a Pechino

Pubblicato il 18 Settembre 2012 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

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PECHINO (CINA) – Migliaia di persone hanno marciato davanti all’ambasciata giapponese a Pechino per protestare contro il controllo di Tokyo sulle isole contese nel mar Cinese orientale, chiamate Senkaku dai giapponesi e Diaoyu dai cinesi. Proprio oggi 18 settembre, ricorre l’anniversario dell’incidente di Mukden, attentato compiuto nel 1931 contro una ferrovia giapponese che fu usato da Tokyo come pretesto per invadere il nord della Cina. I manifestanti hanno gridato slogan anti giapponesi e hanno invitato i cittadini a boicottare i prodotti importati dal Giappone. Alcuni hanno lanciato mele, bottigliette d’acqua e uova contro l’ambasciata, sorvegliata da agenti di unità paramilitari e protetta con recinzioni di metallo. I dimostranti portavano ritratti di Mao Zedong e gridavano: ‘Uniti nell’amore per la Cina, non dimenticheremo mai la nostra vergogna nazionale’.

L’agenzia di stampa giapponese Kyodo ha riferito che dimostranti hanno lanciato mattoni e pietre alla sede del consolato del Giappone a Shenyang, nel nordest della Cina. Simili proteste si sono svolte a Canton, Wenzhou e Shanghai e in altre parti del Paese. In molte province, tra cui Liaoning, Gansu, Yunnan, Sichuan e Anhui, le autorità locali hanno fatto suonare le sirene alle 9.18 ora locale per commemorare l’anniversario dell’attentato di Mukden. Nel fine settimana in tutta la Cina si sono tenute proteste anti giapponesi, le più grandi dal 2005, con episodi di violenza e saccheggi. Oggi molti negozi, ristoranti, scuole e fabbriche nipponici in Cina sono rimasti chiusi.

Il quotidiano China Daily ha riferito che Mazda ha sospeso la produzione nello stabilimento di Nanjing per quattro giorni, mentre Canon ha chiuso tre fabbriche e ha dato a 20mila dipendenti due giorni di ferie pagate. Inoltre sono rimasti chiusi 19 outlet Uniqlo, nonché una decina di supermercati Yokado e 198 negozi 7-Eleven, gestiti da giapponesi. La scuola nipponica presso l’ambasciata a Pechino è rimasta chiusa per il secondo giorno consecutivo. Proprio ieri è arrivato in Cina il segretario Usa alla Difesa, Leon Panetta, che sta cercando di convincere le due parti a trovare una soluzione pacifica alle dispute territoriali.