Daisy Osakue quando si allenava con il lancio del peso VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2018 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
Daisy Osakue, atleta nera quando si allenava con il lancio del peso VIDEO

Daisy Osakue quando si allenava con il lancio del peso (foto Ansa)

ROMA – Daisy Osakue parla dopo l’aggressione subita a Moncalieri: “Per fortuna è soltanto una abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene” [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]. Così l’atleta di colore della Nazionale azzurra colpita nella notte al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Non dovrebbero dunque esserci problemi per la sua partecipazione agli Europei di atletica a Berlino. Daisy Osakue, primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da genitori nigeriani, è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa, nella notte a Moncalieri.

“L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore”. “In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiate per una di loro – aggiunge all’uscita dall’ospedale Oftalmico di Torino – Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all’azione, significa che si è superato un altro muro”.

“Io non escludo i motivi razziali. Non voglio essere criticata per questo, ma secondo me mi hanno lanciato quel uovo, in viso, da un’auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore”, sottolinea la giovane atleta. “Spero che trovino i responsabili – conclude -: solo così si potrà sapere il motivo del gesto”.

Daisy è stata colpita mentre attraversava la strada da sola è stata trasportata all’ospedale Oftalmico di Torino. “Cascasse il mondo, ma a Berlino vado assolutamente” ha detto l’atleta rassicurando così  i suoi tifosi. “Parto comunque con la squadra, gareggio giovedì”, dice la giovane lanciatrice del disco.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.