TORINO – Dieci anni fa è scomparso Umberto Agnelli, ultimo di sette fratelli, figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon. A lui si deva il processo di ristrutturazione e il rilancio della Fiat e la scelta di Sergio Marchionne alla guida del gruppo torinese. A ricordarlo nel giorno del decennale la famiglia e alcuni rappresentanti della Juventus. La sua figura è stata rievocata in un incontro celebrativo a Sestriere in Vialattea, dove la famiglia Agnelli era abituata a trascorrere il fine settimana.
A seguire si è svolta una messa commemorativa a Torino, presso la basilica della Consolata tenuta dall’arcivescovo Cesare Nosiglia. A fare gli onori di casa è stato il figlio Andrea Agnelli, che segue le orme del padre alla presidenza della Juventus. Presenti il sindaco della città Piero Fassino, l’a.d. Sergio Marchionne. E ancora, Marco Boglione, titolare di BasicNet e de ‘Le robe di Kappa’, Fabio Grosso, attuale allenatore della Primavera, Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A, Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus.
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