Egitto, ergastolo per Mubarak e crisi cardiaca. Rissa in Aula, carica fuori

Pubblicato il 2 Giugno 2012 - 10:42| Aggiornato il 4 Giugno 2012 OLTRE 6 MESI FA

(Ap photo-LaPresse)

IL CAIRO, 2 GIU – L’ex rais egiziano Hosni Mubarak è stato condannato all’ergastolo per avere ordinato di sparare sui manifestanti durante la rivoluzione.

L’ex ministro dell’Interno di Mubarak, Haimb El Adly è stato condannato all’ergastolo per lo stesso reato dell’ex presidente. Assolti invece i suoi sei assistenti al ministero.

Una rissa è scoppiata nell’aula bunker dell’Accademia di polizia al Cairo. Gli avvocati dell’accusa sono saliti sui tavoli del tribunale scandendo gli slogan ”fuori, fuori” e ”il popolo vuole che la magistratura sia ripulita”.

Sono scattate, invece, scene di esultanza non appena il presidente della Corte ha letto la condanna all’ergastolo per l’ex rais egiziano Hosni Mubarak, fra le migliaia di persone raccolte all’esterno dell’aula bunker per seguire l’atteso verdetto.

Centinaia di manifestanti hanno saltato e ballato brandendo la bandiera egiziana e mostrando il cappio dell’impiccagione. Poi però sono scoppiati i disordini: la polizia in tenuta antisommossa ha caricato i sostenitori di Mubarak durante una fitta sassaiola. Ad aprire le proteste, secondo quanto riporta l’Ansa, sarebbero stati gli anti-Mubarak che sono venuti alle mani con le forze dell’ordine. Poco dopo i sostenitori dell’ex rais hanno cominciato a lanciare sassi contro le forze dell’ordine e aggredire anche i giornalisti e fotografi presenti sul posto. La polizia in tenuta antisommossa ha creato un cordone di sicurezza per tenere separati i due campi.

Inoltre, una volta portato in carcere, l’ex rais si sarebbe rifiutato di scendere dall’elicottero che lo trasportava e avrebbe avuto una crisi cardiaca.

In serata oltre 10 mila manifestanti si sono radunati in Piazza Tahrir. ”Il popolo vuole cacciare l’ancien regime” scandiscono i manifestanti che protestano in particolare per l’assoluzione dei sei collaboratori dell’ex ministro dell’Interno, Habib El Adly, condannato all’ergastolo per l’uccisione di oltre 800 manifestanti durante la Rivoluzione dell’anno scorso.