Egitto, scontri tra pro e anti-Morsi: 30 morti, coprifuoco ed esercito in piazza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2013 - 15:35| Aggiornato il 6 Luglio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, il "gran rifiuto". In piazza i pro-Morsi, spari al Cairo: 3 morti

Egitto, il “gran rifiuto”. In piazza i pro-Morsi, spari al Cairo: 3 morti

IL CAIRO – Spari tra fazioni pro e anti Morsi nei pressi della piazza davanti all’Università del Cairo, dove si sono radunati i supporter del presidente egiziano deposto. Il bilancio è di oltre 30 morti e 480 feriti, secondo il ministero della Salute egiziano.

Gli scontri in piazza Tahrir proseguono e la possibilità di un coprifuoco annunciato dalle fonti di sicurezza diventa realtà. Intanto i blindati hanno invaso piazza Tahrir, teatro della protesta e degli scontri. E l’Egitto ha sciolto il suo Parlamento.

ARRESTATO EL-SHATER – In Egitto il numero due dei Fratelli Musulmani ed ex candidato presidenziale Khairat El-Shater, è stato arrestato, secondo fonti della sicurezza egiziana citate dall’agenzia ufficiale Mena. L’accusa nei suoi confronti, dicono le fonti, è di incitamento alla violenza. 

COPRIFUOCO – Il coprifuoco è stato imposto nel Nord Sinai, mentre per il resto del Paese la decisione spetta ai governatori. E’ quanto afferma un tweet del presidente ad interim egiziano Adly Mansour, confermato da fonti della presidenza. Secondo fonti di sicurezza il coprifuoco è stato imposto alle 21 e sarà in vigore fino alle 6 del mattino.

“VENERDI’ DEL RIFIUTO” – I Fratelli Musulmani hanno chiamato a raccolta i sostenitori del deposto presidente Morsi nel “venerdì del rifiuto”. L’appello degli islamisti è “a scendere in piazza in maniera massiccia”. Per tutta risposta, il Fronte di salute nazionale, che raccoglie gran parte delle forze d’opposizione egiziane, ha lanciato un appello “urgente” a manifestare oggi per “difendere la rivoluzione del 30 giugno”.

Migliaia i sostenitori del deposto presidente Morsi accorsi al Cairo e ad Alessandria per le manifestazioni. Nella periferia della capitale ricolmo lo spazio davanti alla moschea di Rabaa el Adaweya, con i blindati dell’esercito che sorvegliano la protesta degli islamisti a distanza di qualche centinaio di metri, mentre ad Alessandria una marcia pro-Morsi muove verso il centro.

Mohamed Badie, guida dei Fratelli Musulmani, è salito sul palco alla moschea di Rabaa el Adaweya e ha parlato ai supporter: ”A tutti gli egiziani dico: Morsi è il vostro presidente”. Poi rivolgendosi all’esercito ha lanciato un appello a non puntare le armi contro la Fratellanza. ”L’esercito deve restare lontano dalla politica e l’Egitto non conoscerà mai più il potere militare”. E conclude: ”Il golpe militare è nullo”.

“PARLAMENTO SCIOLTO” – Intanto l’Egitto non ha più un Parlamento: la tv di Stato riporta che il presidente ad interim, Adly Mansour, ha sciolto la Camera alta. La Camera bassa era stata sciolta circa un anno fa dalle autorità militari poco prima dell’elezione di Morsi. Mansour ha anche nominato il nuovo capo dell’intelligence: Mohamed Ahmed Farid succede a Mohamed Raafat Shehat, voluto da Morsi.

Al Arabiya scrive sul suo sito di scontri tra i sostenitori di Morsi e l’esercito a Giza, vicino al Cairo. Gli slogan che risuonano con più frequenza, “abbasso il governo militare e “jihad in tutto il Paese”. Su Twitter, il portavoce della Fratellanza, Gehad el Haddad, scrive: “La coalizione nazionale per la legittimità resisterà pacificamente a tutti i tentativi di far riemergere le vecchie tattiche da Stato di polizia”.

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