Electrolux: “Taglio stipendi è di 130 euro al mese”. Ma i turni sono da 6 ore

Pubblicato il 28 Gennaio 2014 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA
Electrolux: "Taglio stipendi è di 130 euro al mese". Ma con turni da 6 ore

(Foto Lapresse)

TRIESTE – Electrolux, stipendi ridotti di tre euro l’ora, 130 euro al mese. Ma restano i turni da sei ore. L’azienda svedese precisa, o fa retromarcia, la proposta fatta ai sindacati, il cosiddetto “piano Polonia” per i lavoratori i quattro stabilimenti friulani di Susegana, Porcia, Solaro e Forlì.

In una nota Electrolux fa sapere di aver proposto ai sindacati “una riduzione di tre euro all’ora”. In termini di salario netto, fanno sapere dall’azienda, “questo equivale a circa 8% di riduzione, ovvero a meno 130 euro mese”. Per quanto riguarda poi la riduzione dei turni di lavoro a sei ore, la novità più contestata dai lavoratori, per il gruppo svedese si tratta di applicare i contratti di solidarietà.

Electrolux ha anche avanzato l’ipotesi di congelare l’adeguamento del costo del lavoro all’inflazione, bloccando per tre anni gli aumenti del contratto collettivo nazionale di lavoro e degli scatti di anzianità. Ma si è detta

“aperta a considerare altre forme di riduzione del costo del lavoro con minori o, se possibile, nulle conseguenze sui salari”.    

LAVORATORI IN SCIOPERO – Annunciata, è comunque scattata la mobilitazione dei lavoratori. Sciopero per l’intera giornata, presidio ai cancelli per evitare l’ingresso (blocco violato solo da pochi impiegati) assemblea alla portineria nord e stop all’ingresso delle merci in fabbrica. Sono le azioni messe in atto dalle maestranze dello stabilimento Electrolux di Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso). 

All’assemblea a Porcia hanno preso la parola anche il vicepresidente della Regione Fvg, Sergio Bolzonello, il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti e il vicepresidente della Provincia, Eligio Grizzo. Tutti hanno ribadito la necessità di un immediato intervento del governo.

LA GOVERNATRICE SERRACCHIANI –  “Voglio che adesso il tavolo si faccia, che venga portata anche l’azienda e che non faccia un ricatto sulla pelle degli operai e della popolazione”: non usa mezzi termini il presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo a TgCom24 sulla crisi Electrolux.

“L’azienda deve ricordare che quando si è insediata ha avuto un sacco di soldi dal Friuli Venezia Giulia, parliamo di qualche miliardo di lire, e forse dovrebbe tener conto, anche in virtù della responsabilità sociale d’impresa quel che lascia sul territorio una volta che se n’è andata”.