Enzo Esposito, zio di Ciro: “Le pistole erano 2. Questore? Dimissioni. E Genny ‘a Carogna…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2014 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA
Ciro Esposito (foto Facebook)

Ciro Esposito (foto Facebook)

ROMA – “I soccorsi sono arrivati in ritardo”, “c’erano due pistole” “il Questore dovrebbe dimmetersi” e “Genny ‘a carogna l’ho ringraziato di persona”. A parlare è Enzo Esposito, lo zio di Ciro, il ragazzo che sta lottando tra la vita e la morte dopo la sparatoria di sabato pomeriggio, a poche ore dalla finale di coppa Italia.

“Stamattina all’alba ci hanno dato notizie positive – dice Enzo Esposito – ma non è ancora fuori pericoli. A me interessa la sua salute, ma anche tutelarne la dignità”.

“Le ricostruzioni ufficiali sono false. Il Questore di Roma dovrebbe dimettersi – accusa lo zio di Ciro – o essere dimissionato perché non è possibile che in una zona sensibile come quella dove sono avvenuti gli scontri non ci fossero poliziotti, ambulanze e vie di fuga. I soccorsi per mio nipote sono arrivati dopo oltre un’ora”.

“Secondo un testimone che resterà anonimo perché è tra coloro che hanno picchiato De Sanctis, le pistole sulla scena erano due – continua lo zio di Ciro – quella che poi si è inceppata ha sparato a mio nipote, l’altra probabilmente a Gennaro Fioretti (ferito al pari di Alfonso Esposito ndr). Loro tre sono scesi dalle auto per soccorrere un pullman che era stato oggetto del raid di De Sanctis ed altri romanisti. I primi a soccorrere mio nipote sono stati Genny ‘a carogna e Massimiliano Mantice, proprio i due tifosi che ora sono sottoposti a Daspo. Li ho ringraziati di persona per quanto hanno fatto per Ciro”.

Poi conclude: “Ci ha chiamato il sindaco, ma non lo ha fatto il Napoli se non nella persona del suo medico sociale Alfonso De Nicola. Ci saremmo aspettati una telefonata da parte del club per un tifoso ferito gravemente”.