Gene Gnocchi, clip DiMartedì 13 marzo 2018 tra Renzi, Mattarella e M5s

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2018 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Gene Gnocchi, clip DiMartedì 13 marzo 2018 tra Renzi, Mattarella e M5s

Gene Gnocchi, clip DiMartedì 13 marzo 2018 tra Renzi, Mattarella e M5s

ROMA – “A Di Battista suo figlio piccolo ha già chiesto la paghetta di cittadinanza”. Un Gene Gnocchi scatenato nella copertina andata in onda martedì sera, 13 marzo, a DiMartedì.

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Il comico nella trasmissione condotta da Giovanni Floris su La7 è partito dalla crisi inarrestabile del Partito democratico e dall’ormai ex segretario Matteo Renzi. Per poi passare a Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia.

La finta telefonata con Matteo Renzi.

Pronto Matteo, sono Gene. Dove sei? A sciare. Allora non ci siamo capiti. Tu non devi sciare, Matteo, tu devi lasciare. Non ce la fai proprio a dirlo? Provaci: la-sci- are. Ma perché vuoi ricandidarti segretario del PD? Dopo il 4 marzo il Pd non esiste. E poi non devi mica lasciare per sempre. Devi soltanto sparire per un po’. Ma mica tanto. Quarant’anni sono più che sufficienti. Sono troppi? Fai trentanove. Stai via trentanove anni e poi torni come nuovo. Intanto una cosa buona l’hai fatta: hai annientato D’Alema e per questo l’Italia non finirà mai di ringraziarti. A proposito: ma perché non infiltriamo D’Alema nei Cinquestelle? Con D’Alema dentro minimo in due anni sono scissi e sono finiti. Lo infiltriamo con un nome falso, tipo Massimo Di Baffetto, ed è fatta. Dai Matteo, pensaci, ti richiamo che sono in trasmissione e c’ho Floris che mi scassa la minchia ciao ciao ciao.

Mattarella e il Governo.

Però adesso il cerino è in mano a Mattarella. Il quale non so se hai notato, pur di non dare l’incarico lo trovi dappertutto: inaugura gli outlet, presenta i libri di Favij, l’8 marzo ha fatto lo spogliarello per le casalinghe di Budrio. Però non può mica scappare all’infinito: prima o poi dovrà affrontarlo, il nodo governo. So da fonti certe – me l’ha detto Silvia Toffanin – che Mattarella sta pensando a come gestire questo momento. Sta pensando o a un governo di larghissime intese che comprenda i Cinquestelle, la Lega, il Pd, Forza Italia, l’Unione Cristiano-Democratica della Merkel, la Republique en Marche di Macron e l’Associazione Medici Dentisti Italiani. In alternativa Mattarella sta pensando a un governo che faccia le due tre cose più urgenti per stabilizzare il paese: legalizzare il caporalato, autorizzare i pagamenti in nero e una legge elettorale che consenta la governabilità. Come legge elettorale Mattarella è indeciso tra due formule.