YOUTUBE Germania, 17enne con accetta urla “Allah Akbar” su treno: feriti

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2016 - 23:51| Aggiornato il 19 Luglio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Germania, 17enne con accetta urla "Allah Akbar" su treno: feriti

Germania, 17enne con accetta urla “Allah Akbar” su treno: feriti

BERLINO – E’ salito sul treno armato di accetta e ha urlato “Allah Akbar” prima di scagliarsi sui passeggeri. Terrore per le 21 persone a bordo di un convoglio regionale nel sud della Germania, diretto a Heidingsfeld. Lo riportano media tedeschi tra cui la Dpa precisando che “il sospetto” è stato ucciso dalla polizia mentre tentava di scappare.

L’identità dell’aggressore che usava un’accetta e altri oggetti appuntiti è stata rivelata dal ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann: si tratta di un diciassettenne afgano. Il giovane, arrivato in Germania senza i genitori, ha vissuto per un certo periodo nella zona di Wurzburg. Recentemente era stato affidato ad una famiglia. Le autorità non sanno se abbia un passato da islamico radicale, ma sono in corso ulteriori indagini. 

La polizia di Wurzburg fa sapere che alcune delle persone ferite dall’assalitore sono “in pericolo di vita”. I feriti gravi sarebbero tre, mentre un quarto passeggero sarebbe stato colpito di striscio. Gli altri 14 che erano a bordo sono sotto choc ma illesi.

L’incubo comincia alle 22:10, quando il treno si sta avvicinando a Wurzburg. Si sa che un giovane afghano, armato di un’accetta e di un coltellaccio, ha attaccato i passeggeri del treno seminando il terrore. Immediatamente scatta l’allarme. Il treno viene bloccato a Heidingsfeld. Una vasta operazione di polizia si dispiega nella zona, dove si trova anche il più importante centro di accoglienza profughi della Baviera.

La linea Wurzburg-Ansbach viene chiusa mentre un elicottero della polizia sorvola l’area. A Heidingsfeld la polizia uccide a colpi di arma da fuoco, a poca distanza dai binari, l’assalitore mentre tentava di fuggire.

Il timore è che possa trattarsi di un nuovo episodio di terrorismo islamico da parte di un lupo solidario irretito dalla propaganda dello Stato islamico. A maggio il sedicente portavoce dell’Isis, Abu Muhammad al Adnani, poco prima dell’inizio del Ramadan aveva esortato i “combattenti sulla via della jihad” ad attaccare i miscredenti ovunque essi fossero e di ucciderli con qualsiasi mezzo, anche “con un coltello”.

“Allah Akbar” era stato l’urlo con cui, sempre a maggio, un ventisettenne tedesco poi ricoverato in un ospedale psichiatrico, aveva ucciso un uomo e ne ha feriti altri tre alla stazione di Grafing, un’altra città della Baviera.