Libano, 728 feriti nei cortei anti-governativi FOTO-VIDEO. Morto agente di Polizia

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Agosto 2020 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA
Polizia a Beirut, foto Ansa

Libano, 728 feriti nelle manifestazioni anti-governative (foto Ansa)

Libano, la Direzione Generale delle Forze di Sicurezza Interna citata dalla tv libanese Lbci, ha confermato l’uccisione di un agente di polizia aggiungendo che oltre 70 agenti sarebbero rimasti feriti.

Libano, in tutto sono 728 i feriti negli scontri scoppiati durante le manifestazioni di protesta del pomeriggio di sabato 8 agosto.

In tutto gli arrestati sono circa venti.

Tra gli agenti, si legge in un comunicato citato dal sito del quotidiano L’Orient le Jour, si contano 70 feriti.

Ieri sera la Croce Rossa libanese aveva fornito un bilancio totale di 238 feriti, di cui 63 ricoverati in ospedale e 175 medicati sul posto.

I cortei sono stati organizzati dopo le esplosioni che nella capitale libanese hanno ucciso 158 persone.

Beirut scontri con la Polizia

Scontri a Beirut (Ansa)

Aiuti internazionali, chi c’è e chi non c’è

Per far ripartire il Libano martoriato dall’esplosione, inizierà alle 14 di oggi la videoconferenza dei donatori organizzata da Onu e Francia per prestare aiuto, dopo la devastante esplosione che ha distrutto il porto di Beirut.

Non è ancora definitiva la lista dei partecipanti.

È confermata la partecipazione alla conference call dei rappresentanti di Unione Europea.

Parteciperanno anche Stati Uniti (parlerà il presidente Donald Trump), Regno Unito, Cina Russia, Giordania ed Egitto, che parleranno coi vertici libanesi. 

Israele non parteciperà ma è stato contattato tramite l’Onu, fa sapere una fonte dell’Eliseo.

L’Iran  non ha invece “mostrato la sua disponibilità a partecipare”.

Invitati anche i Paesi del Golfo (Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita), sulla cui presenza Parigi “non ha dubbi”.

L’entourage del presidente francese non ha fornito cifre sugli aiuti che potrebbero essere stanziati domenica.

L’Onu ha intanto stimato in 85 milioni di dollari le sole risorse necessarie al sistema sanitario.

“L’obiettivo immediato è provvedere ai bisogni di emergenza del Libano, a condizioni che consentano agli aiuti di andare direttamente alla popolazione”.

La stessa fonte ha spiegato cosa serve al Paese.

Bisogna consolidare “gli edifici danneggiati, gli aiuti servizi medici di emergenza, gli aiuti alimentari e la ricostruzione di ospedali e scuole”.

“La questione non è l’importo stanziato ma l’efficacia dell’aiuto”, conclude la fonte.

Che aggiunge:

l’importante è “la metodologia è quella che usano le organizzazioni internazionali, non dobbiamo firmare un assegno in bianco al governo libanese” (fonte: Ansa, Agi, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).