Lombardia zona rossa, Fontana: ”Una punizione che non ci meritiamo. C’è qualcosa che non torna nei numeri” VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2021 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA
Lombardia zona rossa, Fontana: "Una punizione che non ci meritiamo. C'è qualcosa che non torna nei numeri"

Lombardia zona rossa, Fontana: “Una punizione che non ci meritiamo. C’è qualcosa che non torna nei numeri”

La Lombardia entrerà in zona rossa. A confermarlo è stato il presidente della Regione Attilio Fontana a margine di un evento a Concorezzo, in Brianza. “Ho appena parlato con il ministro Speranza – ha detto -, è una punizione che la Lombardia non si merita. Mi ha detto che farà fare ancora dei controlli”.

Lunedì, nonostante la sentenza del Tar, quindi, “le scuole non riaprono” ha aggiunto Fontana.

“Ho fatto presente a Speranza che c’è qualcosa che non funziona nei conti, come vengono fatti e nella determinazione dei parametri”, ha detto ancora il governatore.

“Secondo me bisogna rivederla – ha aggiunto Fontana – perché oggettivamente siamo in una fase in cui stiamo migliorando i numeri eppure c’è il rischio che si entri in zona rossa. I cittadini si sono comportati tutti molto bene e sinceramente la zona rossa è estremamente penalizzante”.

“Ho chiesto a Speranza di riguardare, lui mi ha detto che farà fare ancora dei controlli e che chiamerà il Comitato tecnico per rivalutare la situazione”, ha concluso Fontana.

Lombardia zona rossa, l’assessore Guidesi: “Conseguenze drammatiche per il nostro sistema produttivo”

Il passaggio della Lombardia in zona rossa “è una decisione assurda da parte del Governo che avrà conseguenze drammatiche per il sistema produttivo lombardo” secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi.

“Bene ha fatto il governatore Fontana – ha commentato Guidesi – a chiedere con fermezza al ministro Speranza di approfondire la questione con il Comitato tecnico scientifico. Oltre a rivedere la decisione, il Governo dovrebbe utilizzare un semplice buonsenso e ristorare immediatamente tutte le attività economiche danneggiate. Questo astio nei confronti delle partite Iva deve finire”. (Fonti: Ansa, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)