CARACAS – “Ho visto l’aereo di Missoni scendere in picchiata sul mare“. A cinque giorni dalla scomparsa del bimotore con a bordo Vittorio Missoni, la compagna Maurizia e una coppia di amici, spunta un testimone che lascia presagire il peggio. William Salazar, pescatore a Los Roques, racconta al Tg1 di aver visto quell’aereo precipitare.
Venerdì scorso William era in mare aperto a pesca quando, racconta, ha avvistato il velivolo: “Era in picchiata, era tardi per un atterraggio di emergenza. L’aereo stava arrivando lungo, si sarebbe mangiato la pista”.
La sua testimonianza, se confermata, potrebbe indicare una zona più circoscritta per effettuare le ricerche. Il punto individuato dal pescatore è “vicino alla pista di Los Roques, dove c’è la stazione biologica“.
La Estacion Biologica Marina Dos Mosquises si trova sulla vicina isola Dos Mosquises Sur, a circa un’ora e mezza di barca da Gran Roque, sede dell’aeroporto dell’arcipelago. Su quell’isolotto c’è una pista asfaltata cortissima dove di solito atterrano aerei che portano rifornimenti.
Salazar ha raccontato al Tg1 che, subito dopo l’avvistamento, ha acceso la radio per intercettare tutte le chiamate della guardia costiera. E’ andato a cercarli in mare “all’interno della barriera corallina, mentre i soccorritori sono andati al di là dove le acque sono profondissime”. Per ben quattro volte, in quella stessa giornata, ha spiegato il pescatore, si è unito alle ricerche dell’Islander scomparso.
Intanto le ricerche proseguono senza sosta e si sono estese anche al litorale sulla terraferma venezuelana, sulle spiagge della penisola di Paraguanà. L’ultima comunicazione tra il pilota e la torre c’è stata alle 11.30 di venerdì mattina. A quell’ora l’aereo era già oltre le 10 miglia nautiche dall’aeroporto e non segnalava avarie. Poi è scomparso nel nulla.