M5S Firenze: al “processo” ai dissidenti si sfiora la rissa, arriva la polizia VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2014 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA
M5S Firenze: al "processo" ai dissidenti si sfiora la rissa, arriva la polizia

M5S Firenze: al “processo” ai dissidenti si sfiora la rissa, arriva la polizia (immagine Repubblica Firenze)

FIRENZE – L’assemblea del Movimento 5 Stelle di Firenze è finita quasi in rissa, nel giorno in cui bisognava decidere cosa fare con un gruppo di “dissidenti”, se espellerli o sospenderli per 1 o 2 anni.

Sul banco degli imputati c’erano nomi di attivisti storici, fra i quali due ex portavoce dei pentastellati fiorentini.

La loro colpa era quella di aver inviato nei mesi scorsi, a quanto pare all’insaputa del resto dei grillini di Firenze, una lettera al capogruppo alla Camera Luigi Di Maio, in cui si denunciava un eccesso di dirigismo da parte degli attuali “capi” di M5S nella città fino a febbraio governata da Matteo Renzi, e dove il Movimento di Grillo e Casaleggio ha preso un misero 9% alle ultime elezioni comunali.

Scrive Repubblica Firenze che nella lettera si puntava il dito contro

“un gruppetto di 4 persone gestiva da mesi la comunità grillina in contatto con lo Staff di Beppe Grillo (“Ma non esistono tracce scritte di questi rapporti”, si dice), che i candidati nella lista delle amministrative erano perlopiù sconosciuti al gruppo storico dei militanti e che i metodi con cui era stata scelta la candidata sindaco, Miriam Amato, erano parecchio discutibili”.

L’assemblea era iniziata alle 21, al circolo Andrea Del Sarto in via Manara. La tensione si è trasformata in urla, le urla sono tracimate fuori dal circolo in strada, dove i militanti M5S sono arrivati quasi alle mani. Finché qualcuno dei vicini, che non gradiva lo spettacolo, non ha chiamato la polizia, arrivata in forze, con cinque volanti, davanti al circolo grillino. Non si hanno notizia di fermi o denunce per cui la discussione non deve essere degenerata a quelle che in gergo da verbale dei carabinieri vengono definite “vie di fatto”.

GUARDA IL VIDEO (fonte: REPUBBLICA TV)

Repubblica dà largo spazio alle ragioni dei dissidenti, probabili protagonisti della quasi rissa:

“Ieri sera distribuita ai partecipanti all’assemblea una vera e propria lista di proscrizione in cui venivano indicati nome e cognome dei militanti e accanto tre opzioni: l’ espulsione, sospensione per un anno o due anni. Circostanza che ha sollevato una mezza rivolta, tanto più che nelle urne c’erano schede già votate. Così almeno sostiene una delle consigliere comunali Cinquestelle, la capogruppo Silvia Noferi che parla di “spettacolo indegno”. .”Metodi degni dei periodi più bui della democrazia”, dice la consigliera grillina, “Una scatola chiusa dai soliti noti prima dell’inizio dell’assemblea, schede di richiesta espulsione di attivisti storici a voto segreto. Votazione in corso durante la discussione. Non si sa quante schede già compilate fossero dentro la scatola. Una gran parte di attivisti tra cui la sottoscritta si è rifiutata di votare in quanto mancanti le più elementari norme di garanzia. La votazione è irregolare. Chi ha organizzato questo spettacolo indecoroso è da espulsione altro che chi ha scritto una lettera di dissenso”. […] “La pagina più nera del Movimento 5 Stelle a Firenze – ha scritto Andrea Vannini, una delle persone finite sotto accusa – ho assistito a ciò che non avrei mai pensato”.