PALERMO – Assestato un duro colpo al patto sulla rotta Palermo-New York. La Polizia di Stato di Palermo ha demolito vertici e affari del mandamento mafioso di Passo di Rigano.
Il blitz è scattato all’alba, con oltre 200 uomini della Squadra mobile di Palermo, del Servizio centrale operativo della polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation (Fbi) di New York, che hanno eseguito numerosi provvedimenti restrittivi, disposti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Palermo, nei confronti di altrettanti esponenti del mandamento mafioso di Passo di Rigano, che devono rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso ed altro.
Le indagini dell’operazione, denominata “New connection”, hanno registrato il forte legame instaurato tra Cosa nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, con particolare riferimento alla potente Gambino Crime Family di New York, nonchè la forte capacità pervasiva, da parte della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, sull’economia legale dell’omonimo quartiere, secondo una capillare divisione di ruoli e mansioni: dalla fornitura alimentare all’ingrosso alle classiche estorsioni, passando per la gestione dei giochi e delle scommesse on line.
A Passo di Rigano avevano ricostituito la loro roccaforte criminale importanti esponenti della famiglia Inzerillo, una storica cellula mafiosa palermitana, decimata negli anni ’80 dalla seconda guerra di mafia. Agli esiti delle indagini, è risultato infatti che questi “scappati”, rientrati in Italia nei primi anni duemila, avessero ricostituito le file della “famiglia”, anche grazie al ritrovato equilibrio con la fazione criminale avversa.
Tra i 19 arrestati, dunque, Francesco e Tommaso Inzerillo, rispettivamente fratello e cugino di Salvatore “Totuccio” Inzerillo, ucciso dai corleonesi di Totò Riina durante la sanguinosa guerra di mafia degli anni Ottanta. Facevano parte dell’esercito degli ‘Scappati’. Erano stati arrestati nell’operazione Gotha e poi scarcerati.
Decimati durante la seconda guerra di mafia dalla fazione guidata dai corleonesi di Totò Riina, gli Inzerillo erano stati costretti, subito dopo l’omicidio di Salvatore Inzerillo nel 1981, a fuggire negli Stati Uniti per avere salva la vita. Rientrati in Italia nei primi anni duemila, secondo l’accusa due dei fratelli Inzerillo sarebbero riusciti a stabilire un equilibrio con alcuni tra gli ultimi esponenti del gruppo avverso ancora in libertà, e a ricostruire le fila della famiglia mafiosa di Passo di Rigano. Grazie a una fitta rete di fedelissimi, gli Inzerillo avrebbero esercitato un ferreo controllo del territorio di riferimento condizionandone il tessuto economico.
Fonte: Agi, Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev pubblica un video con le intercettazioni.