Manduria. Antonio Cosimo Stano urla, ragazzi ridono coi bastoni in mano VIDEO. Pm: “In paese tutti sapevano”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Aprile 2019 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA
manduria antonio cosimo stano

Manduria, Antonio Costimo Stano urla, ragazzi ridono coi bastoni in mano

ROMA –  In un nuovo video diffuso in queste ore, si vede Antonio Cosimo Stano, il 66enne pensionato di Manduria deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato bullizzato, rapinato, torturato e picchiato in più occasioni da un gruppo di giovani, che urla “aiuto”, “Polizia” e “Carabinieri” mentre viene inseguito con i bastoni. I ragazzi, mentre Stano urla, ridono divertiti.

A  causa delle pesanti accuse nei loro confronti, in otto (sei minori e due maggiorenni) sono stati sottoposti a fermo.

Ora emerge che “i video circolavano non solo nelle chat ma in tutta la cittadina di Manduria (provincia di Taranto ndr). In tanti sapevano”. A dirlo è il procuratore del Tribunale per i minori Pina Montanaro illustrando i dettagli dell’inchiesta in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il procuratore capo del Tribunale ordinario Carlo Capristo, il sostituto procuratore Remo Epifani, il questore di Taranto Stanislao Schimera e il dirigente del Commissariato di Manduria Gaetani Antonio Gaetani.

“Noi – ha aggiunto Montanaro – abbiamo acquisito diverso materiale probatorio a seguito dei sequestri dei cellulari di tutti gli indagati. Da questo materiale, con l’ausilio di una consulenza tecnica, stiamo estraendo non solo file video ma anche audio. L’insieme delle conversazioni in chat che i ragazzi avevano. Cosa emerge da questo primo esame del materiale? Un uso distorto del web. Queste ragazzi utilizzavano il web per esaltare, condividere le loro nefandezze”.

La visione “dei video e l’ascolto dei file audio – ha precisato il magistrato inquirente – evidenzia come la crudeltà e la violenza si autoalimentasse e aumentasse in maniera esponenziale laddove le nefandezze venivano diffuse all’interno del web, non soltanto nelle chat di cui gli indagati facevano parte ma in tutta la cittadina, su altri telefoni. La quasi totalità della cittadina manduriana era a conoscenza di quello che accadeva e aveva modo di visionare queste crudeltà che sistematicamente venivano poste in atto”. 

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev, Ansa