Marco Simoncelli moriva un anno fa: la sua Coriano lo ricorda

Pubblicato il 23 Ottobre 2012 - 18:37 OLTRE 6 MESI FA

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Marco Simoncelli (LaPresse)

CORIANO (RIMINI) – Il ciclista, fermo all’angolo di Piazza Don Minzoni, per un attimo sobbalza. Non è il solo. Quel ragazzo, seduto sulla scalinata davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta – per tutti, ormai, l’angolo del Sic – sembra Marco Simoncelli.

Maglietta bianca e rossa con il 58 stampigliato, occhiali da sole neri avvolgenti e una cascata di riccioli tenuti fermi da una fascia bianca. Viene dai colli di Siena e, per un momento, toglie il fiato alla Coriano che sfila, discretamente, per salutare il suo campione. ”Sono venuto per l’anniversario – spiega lui, Christopher Cioni da Poggibonsi – era da un po’ che progettavo questa gita per ricordarlo.

Ho approfittato della giornata di oggi – racconta abbassando lo sguardo e la voce – per ricordarlo ancora una volta”. Con semplicità e discrezione. Come i tanti che, sin dalla prima mattinata, sono saliti a Coriano per salutare ‘Supersic’ a un anno dalla scivolata mortale sull’asfalto di Sepang. Accolti, all’inizio del paese, da una grande immagine del pilota e la scritta ‘Marco hai ottenuto la pole-position anche nei nostri cuori’.

La stessa immagine appesa agli alberi che sovrastano l’angolo del Sic tappezzato di gigantografie e di frasi scritte a penna su un lungo striscione. Tantissimi i ‘Diobo’ ci manchi’ a fare capolino tra un ‘Sic rimarrai per sempre nei nostri cuori’ e un ‘Ci manchi a bestia, pataca’. Tantissimi i segni di chi è venuto da lontano, riassunti da un ‘1000 km non sono niente per venire a salutare il Sic: manchi’, graffiato con un pennarello nero sulla tela bianca.

‘Non avremmo mai creduto potesse venire così tanta gente – racconta l’ex vicesindaco di Coriano Vincenzo Santolini, il ‘più vecchio’ dice lui, dei ’58 Boys’ -: in questo anno sono venute migliaia di persone da ogni parte del mondo. Adesso – spiega – speriamo di finire il prima possibile l’angolo di Sic: i ragazzi si danno da fare tutte le sere tornati a casa dal lavoro quotidiano. Domenica anche Paolo”, il babbo di Simoncelli, ”è stato qui con i ragazzi”. In piazza i cittadini e i ‘forestieri’ si fermano davanti alla scalinata ricolma di fiori.

”Guarda dada – dice una nonna alla nipotina – c’è Marco. Guarda, fa ciao, come nella foto sul camion del nonno: fagli ciao anche tu ..”. Tra chi passa c’e’ chi sussurra un semplice ”ciao Marco”, chi – e sono tanti – lascia una piantina, vicino al vaso di orchidee bianche e rose rosse dei ’58 Boys’, gli amici di sempre.

Due, bolognesi in sella a una Ktm arancione e a una Ducati rossa, si raccolgono in silenzio, leggono le dediche e scuotono la testa. Prima di andarsene un altro motociclista si asciuga una lacrima e inizia a ‘sgasare’, lasciando al rombo del motore l’ultimo saluto. ”Dovremo tornare anche il 20 di gennaio” dice al ragazzo che la accompagna una giovane di Bergamo mentre lascia a terra una piantina dai fiori rossi. Quella data, il giorno della nascita di Marco, è il giorno che i genitori di Sic vorrebbero dedicare al ricordo del loro ragazzo. ”Oggi non è previsto nulla di ufficiale – racconta una ragazza di Coriano – i familiari hanno preferito di no: c’è da capirli. Ci sarà una messa stasera alle 21”.

Chiesta al parroco dai cittadini di Coriano, per dire ciao a Simoncelli ancora una volta. Quel ciao che Valentino Rossi e Alessandro Del Piero hanno affidato a Twitter. ”Dopo un anno quaggiù va avanti tutto come al solito, però senza di te non è più a stessa cosa. Ciao Sic, ci manchi’‘, ha scritto il Dottore, mentre l’Alex australiano ha aggiunto: ”oggi ci tengo anch’io a ricordare il sorriso di Marco Simoncelli”.