ROMA – Stando alle cronache politiche dell’ultima ora Matteo Renzi galoppa praticamente senza rivali verso la segreteria del Pd. Gli si oppongono giusto il calendario (manca ancora la data del Congresso) e l’ex segretario Pier Luigi Bersani, il quale sembra perseverare nella sua tattica, quella cioè di vincere contro Renzi e perdere contro tutti gli altri.
In un fuorionda catturato mentre il sindaco chiacchierava con i volontari alla festa del partito a Bologna senza accorgersi di essere ripreso, ha riassunto così la sindrome di Bersani: “Durante le primarie è stato perfetto, mi ha fatto un c… così, è stato bravissimo, è andato bene, non ha sbagliato una mossa. Poi negli ultimi mesi… o era spompo, che ci sta anche…”.
“Io l’ho visto a Palermo – ha aggiunto Renzi, ricordando le ultime fasi della campagna elettorale di febbraio – ed era distrutto, poi c’era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi…”.
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