Migranti, Salvini all’attacco di Conte: “Ora dice che bisogna fermare gli sbarchi, un genio!” VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Agosto 2020 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA
Migranti, Salvini contro Conte: "Ora dice che bisogna fermare gli sbarchi, un genio!" VIDEO

Migranti, Salvini contro Conte: “Ora dice che bisogna fermare gli sbarchi, un genio!”

Salvini va all’attacco di Giuseppe Conte che ha annunciato una nuova linea dura sull’emergenza migranti.

Accade a Sesto San Giovanni, dove Matteo Salvini si è recato per ufficiale l’ingresso in Lega di Roberto Di Stefano, sindaco della cittadina con un passato in Forza Italia. 

“Ora Conte dice che bisogna bloccare gli sbarchi – ha detto il leader del Carroccio – Un genio”. “Nel mese di luglio ne sono arrivati di più che in tutto l’anno scorso. E questo mi costa un processo”, ha aggiunto riferendosi al caso Open Arms.

“Ma in quell’aula di tribunale sarò in compagnia, ci sarete tutti voi”, prosegue Salvini.

“La difesa dei confini è un dovere sacro di ogni cittadino italiano. Più mi processano, più mi attaccano, più mi infamano e più mi danno grinta”.

“L’immigrazione regolare è un fattore positivo, se sei per bene non mi interessa il colore della pelle, sei mio fratello – osserva ancora il leader della Lega – Però mi interessano le persone per bene”.

“L’Italia offre rispetto ma pretende rispetto. Quelli di sinistra che dicono tanto accogliamo, conoscono solo i migranti che hanno alle loro dipendenze…”, conclude.

Salvini e la gestione migranti da ministro

In una intervista a Rtl Salvini era poi tornato a difendere il suo operato da ministro dell’Interno. 

“Quello che abbiamo fatto, che ho fatto, è stato organizzare corridoi umanitari in aereo con i profughi veri e noi ne abbiamo fatti arrivare tanti a centinaia di donne, bambini e disabili da zone di guerre vere e bloccare qualsiasi barca, barchetta o barcone gestito dai trafficanti di esseri umani che con quei soldi comprano armi e droga e chi permette gli sbarchi, aiuta gli scafisti a comprare armi e droga”.

“Quindi permettere l’arrivo regolare dei rifugiati che scappano davvero alla guerra e degli immigrati che vengono qui per lavorare regolarmente e impedire democraticamente gli arrivi irregolari”.

“E’ quello che fa tutto il mondo, provate voi ad andare domani in Australia, negli Stati Uniti, in Germania, in Svizzera o negli Emirati Arabi, non ce la fate se non avete un documento, in Italia invece a luglio ci sono stati sette volte gli sbarchi che ci furono l’anno scorso”.

“Non pretendevo un medaglia, era il mio lavoro quello che gli italiani mi chiedevano, non mi aspettavo neanche due processi, se volete venire a farmi compagnia il 3 ottobre sarò in tribunale a Catania, non sono abituato ad andarci da criminale, ma ci vado a testa alta e sicuramente qualche esponente del Governo verrà a farmi compagnia”.

“Io rischio 15 anni di carcere per aver fatto rispettare la legge e i confini del mio Paese ed è chiaro che è un processo politico, ma siccome le scelte le prendevamo tutti insieme allora ci andremo tutti”.

Salvini e le mascherine

Sulla questione della mascherina Salvini specifica: “E’ quello che ho sempre fatto, nei luoghi chiusi bisogna usare la mascherina, all’aperto se si rispettano le distanze si può vivere, sorridere, respirare avvicinarsi ad un altro essere umano io penso che questo terrorismo quotidiano con il bollettino degli infetti, sentivo proprio a RTL 102.5 che ci sono stati 12 morti, ma ieri in Italia sono morte 1800 persone, di infarto, di incidenti, di tumore, di suicidio”.

“Tenere quindi sotto ricatto e minaccia di chiusura un popolo quando per fortuna l’emergenza non c’è più, penso sia un danno enorme all’economia, alla socialità alla cultura, e poi anche questa cosa del distanziamento sociale… “

“Io ho sentito che il 19 settembre riparte il campionato, ma io sono preoccupatissimo per la scuola, avendo io due figli: non sappiamo ancora gli orari scolastici, quanti bambini per classe, quanti insegnanti, è assurdo essere ad agosto e non sapere ancora cosa succederà a scuola a settembre”.

Il leader della Lega e il Ponte di Genova

Sulla sua assenza all’inaugurazione del ponte di Genova commenta così: “C’era anche l’opposizione, il sindaco di Genova, e io ci andrò oggi”.

“Siccome c’è qualcuno che fa polemica a prescindere e qualche giornalista che se scendo dal letto col piede destro son fascista, se col piede sinistro comunista, ho preferito evitare polemiche e a Genova ci sarò oggi per portare il mio rispetto ad una comunità e a tutte le persone che hanno lavorato alla ricostruzione del ponte, per dimostrare la vicinanza alle famiglie delle 43 vittime innocenti e quindi ho preferito rispettosamente andarci il giorno dopo ed evitare che una data così importante fosse infangata dalla polemica di qualche sciocco”.

“Sono orgoglioso della ricostruzione. Anche perché siamo stati noi come Lega ad insistere a volere il commissario ed il sindaco con pieni poteri altrimenti il ponte non l’avremmo mai avuto. Rispettando la burocrazia ed il codice degli appalti. Anche se ci sono troppe opere pubbliche ferme, a Genova è già finanziata e progettata la nuova autostrada. E chi passa per Genova sa che periodo bestiale stia vivendo la città. Quindi noi vorremmo applicare il modello Genova burocrazia zero su tutte le opere pubbliche ferme in Italia”.

“Pensate che bel segnale di ripresa, di genialità italiana sarebbe dopo decenni di chiacchiere cominciare i lavori del ponte che unisca la Calabria, la Sicilia. Ma se non azzeri la burocrazia e le complicazioni non lo farai mai”.

“Nel caso dell’autostrada di Genova – conclude – sono i 5 Stelle che non la vogliono. E quelli che ci smenano sono i liguri, ed è da mesi ferma perché al Governo non firmano un atto”

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev