Minneapolis, esercito e agenti sparano proiettili di vernice verso i civili per farli rientrate in casa VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 31 Maggio 2020 - 15:52 OLTRE 6 MESI FA
Minneapolis, esercito e agenti sparano verso i civili neri per farli rientrate in casa VIDEO

Minneapolis, esercito e agenti sparano verso i civili per farli rientrate in casa (Foto da video)

ROMA – Esercito per strada a Minneapolis. Esercito che spara verso i civili per invitarli a tornare a casa.

Il video è stato ripreso (e poi condiviso sui social) da un abitante della città da cui è nata la rivolta degli afroamericani.

Nelle immagini si vedono i militari, accompagnato dagli agenti di polizia. Arrivati davanti a una casa, gli agenti urlano “get in” (“Entrate”, ndr) e si sente partire un colpo.

Solo successivamente si è venuto a sapere che non si trattava di proiettili veri ma proiettili di vernice, visto che l’obiettivo è quello di intimidire chi si sta riversando in strada in queste ore. 

Fatto sta che la situazione è fuori controllo in tutti gli Stati Uniti: al momento in cui scriviamo (primo pomeriggio di domenica 31 maggio) il bilancio è di almeno 4 morti e 1400 arresti in tutto il Paese.

La morte di George Floyd a Minneapolis

George Floyd è l’afroamericano morto a Minneapolis dopo che un poliziotto bianca gli aveva tenuto il ginocchio premuto sul collo per 9 minuti (durante un controllo).

Da allora la comunità afroamericana è scesa in piazza in tutti gli Usa per protestare contro gli episodi di violenza da parte di alcuni agenti nei loro confronti.

Un altro morto a Minneapolis

Il corpo di un uomo è stato trovato vicino ad un’auto bruciata a Minneapolis dopo che i vigili del fuoco hanno spento le fiamme. Lo riferisce la polizia, precisando che non è ancora chiaro se l’episodio sia legato alle proteste proseguite nella notte per la morte di George Floyd. 

Il morto a Indianapolis

Almeno tre persone sono state ferite da colpi d’arma da fuoco e una è morta nelle proteste nel centro di Indianapolis sabato sera. Lo ha dichiarato il capo della polizia di Indianapolis Randal Taylor in conferenza stampa, secondo quanto riferisce la Cnn. La polizia sta ancora indagando e ha consigliato ai cittadini di evitare la zona. Anche un agente di polizia ha anche riportato lievi ferite.

La situazione nelle altre città degli Usa

A Los Angeles, gli agenti hanno sparato proiettili di gomma e caricato i rivoltosi che hanno dato fuoco a un’auto della polizia. Scontri anche a Chicago e Philadelphia dove le forze dell’ordine non ha risparmiato su spray al peperoncino e granate stordenti.

Jacksonville, in Florida, un agente di polizia è stato pugnalato al collo ed è attualmente in ospedale. Lo ha reso noto lo sceriffo Mike Williams, riporta la Cnn. 

A New York hanno fatto discutere le nuove violenze degli agenti, in particolare dopo la pubblicazione di un video che mostra un’auto della polizia andare contro i manifestanti. Immagini che il sindaco Bill de Blasio ha definito “sconvolgenti” ma senza accusare gli agenti che “in questi giorni hanno subito cose orribili”.

Le reazioni di Trump e della politica Usa

Nonostante le reiterate minacce e accuse del presidente Donald Trump contro “anarchici e saccheggiatori”, è stata una notte di scontri e tafferugli anche davanti alla Casa Bianca, con vetrine distrutte e cassonetti incendiati.

“Non permetterò a una folla arrabbiata di dominare, sono determinato a proteggere la democrazia e lo stato di diritto”, aveva dichiarato Trump da Cape Canaveral che sono un diritto degli americani. Nella sua telefonata ai familiari, secondo quanto raccontato dal fratello di Floyd, “non ha dato opportunità di parlare, come se avesse fretta di chiudere la conversazione”.

Più morbido il suo sfidante alla Casa Bianca, il democratico Joe Biden, che ha comunque condannato le violenze. “Protestare contro tale brutalità è giusto e necessario, è una risposta assolutamente americana ma bruciare le comunità e distruggere inutilmente non lo è”, ha dichiarato.(Fonti: Ansa, Agi e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)