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Mose, si alzano le paratoie. Conte preme il pulsante, battaglia navale tra manifestanti e polizia VIDEO

di Daniela Lauria |10 Luglio 2020 13:16

Mose, si alzano le paratoie. Conte preme il pulsante, battaglia navale tra manifestanti e polizia (Foto Ansa)

Si alzano le paratoie al Mose di Venezia. A premer il pulsante di accensione è il premier Giuseppe Conte. Mentre la protesta degli ambientalisti si trasforma in naumachia.

Prove generali di innalzamento delle paratoie al Mose di Venezia. Ad azionare il pulsante è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Per l’evento il traffico in Laguna è stato completamente fermato. Ma una decina di imbarcazioni si è radunata davanti a Piazza San Marco per un’azione di protesta.

Guardati a vista dalle imbarcazioni della polizia, i barchini hanno sventolato bandiere contro le grandi navi e contro quella che definiscono un’opera inutile. 

“Ci siamo radunati in Bacino e abbiamo accerchiato una motonave di addetti al sistema che si recava verso la bocca di porto di Malamocco”, dice Tommaso Cacciari, leader degli antagonisti veneziani.

“C’era di tutto in acqua, dalle moto d’acqua della polizia, ai gommoni, motoscafi e navi della Guardia costiera. Abbiamo cercato di infrangere il blocco, ma non c’è stato nulla da fare”.

Dopo il tentativo di accerchiare la motonave dei tecnici a Malamocco, le barche dei No Mose hanno cercato di spostarsi in direzione opposta, verso l’Isola Nuova del Lido, dov’era in corso la cerimonia per la prova generale, ma senza successo.

“Ci hanno bloccato con tutte le loro forze, inondandoci d’acqua con gli idranti”, ha aggiunto Cacciari.

“Ora siamo tornati alla base fradici e con le barche mal messe – ha concluso – ma soddisfatti perché il risultato l’abbiamo ottenuto, il nostro dissenso ventennale è stato sentito da tutti. Speravano di spegnere le voci fuori dal coro, non ci sono riusciti”. 

Mose, Conte: “Anche chi protesta si auguri che funzioni”

Contemporaneamente, dalla control room sull’isola artificiale del Lido, Conte ha premuto il pulsante e tutte le 78 dighe mobili sono entrate in funzione in circa un’ora.

I parallelepipedi gialli sono emersi lentamente dal fondale. Quando la schiera sarà completata, la Laguna di Venezia verrà separata fisicamente dal mare aperto.

“E’ giusto avere dubbi – ha detto il premier rivolgendosi agli ambientalisti – è giusta la dialettica, ma dico a chi sta protestando, ai cittadini e intellettuali, concentriamoci sull’obiettivo di completare il Mose”.

“Facciamo in modo che funzioni – ha proseguito – Di fronte all’ultimo miglio la politica si assume le proprie responsabilità e decide che con un ulteriore sforzo finanziario si completa e si augura che funzioni”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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