Il Panaro rompe gli argini: esonda in provincia di Modena e sommerge interi paesi VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2020 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA
Il Panaro rompe gli argini: esonda in provincia di Modena e sommerge interi paesi VIDEO

Il Panaro rompe gli argini: esonda in provincia di Modena e sommerge interi paesi (Foto da video)

La provincia di Modena è in stato d’emergenza dopo che il Panaro ha rotto gli argini. Il fiume ha sommerso interi paesi, arrivando fino a Modena città. Da domenica 6 dicembre parte della via Emilia è una distesa di acqua senza soluzione di continuità.

Tantissimi i danni, tante le attività chiuse e anche le abitazioni allagate. La situazione più grave è a Nonantola e Castelfranco Emilia, dove si contano centinaia di sfollati. Oltre al Panaro, è sotto osservazione costante anche la situazione di un altro fiume, il Secchia.

Un disagio che si va a sommare a quello dei contagi, in un’area dell’Italia già martoriata dal Covid. Infatti nei centri di accoglienza ci sono delle aree dedicate ai cittadini affetti da Coronavirus.

Il Panaro rompe gli argini tra Castelfranco Emilia e Nonantola

Ad andare sotto non sono stati soltanto questi due comuni, ma anche una parte di Modena, a Est. I danni si annunciano ingenti, sia dal punto di vista dell’agricoltura che da quello delle attività imprenditoriali.

Sono numerose infatti le testimonianze lungo la via Emilia (il Comune di Modena ne ha deciso la chiusura di un ampio tratto, stesso discorso vale per i ponti) di imprese violate dall’acqua: dal ristorante per grandi eventi al concessionario di auto. Metri d’acqua anche dentro le abitazioni. Proprio nel giorno in cui il cambio di colore dell’emergenza Covid avrebbe dovuto portare qualche spiraglio di positività in un periodo di certo non facile.

Il mix di neve e pioggia

‘Colpa’, ancora una volta, di un mix fatto di nevicate abbondanti in Appennino seguite da giornate di piogge costanti. Le piene dei fiumi Secchia e Panaro di oggi hanno fatto registrare, spiega l’amministrazione comunale modenese “i livelli massimi mai raggiunti negli ultimi anni”. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco, almeno sessanta le famiglie evacuate.

A Castelfranco sono state allestite tre strutture per l’accoglienza di sfollati: una per i positivi al Covid, una per i negativi e una per quelli che devono osservare l’isolamento. La furia della corrente del Panaro in Appennino ha provocato il cedimento di un sostegno in pietra del ponte Samone. Che per questo motivo è stato chiuso. Per venire in soccorso al Modenese, la colonna mobile regionale dei vigili del fuoco della Toscana è partita con 28 unità.

A Nonantola i maggiori disagi

Se il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, ha parlato di una situazione “critica, ma sotto controllo”, l’acqua del Panaro è giunta fino al centro abitato di Nonantola, dove il lavoro di vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine per mettere in sicurezza i residenti è incessante. (Fonti: Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)