Renzi: “Dobbiamo chiedere scusa a Berlusconi. In confronto a Salvini era un pischello” VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2018 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
Renzi: "Dobbiamo chiedere scusa a Berlusconi. In confronto a Salvini era un pischello" VIDEO

Renzi: “Dobbiamo chiedere scusa a Berlusconi. In confronto a Salvini era un pischello”

ROMA – “La sinistra italiana dovrebbe chiedere scusa a Silvio Berlusconi”. L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi resta in politica e non in silenzio, e torna a prendere le parti del suo lontano predecessore, invitando la sinistra italiana a scusarsi con l’ormai ex Cavaliere. Motivo? In confronto al vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e alle sue “norme ad personam” Berlusconi era “un pischello”, dice. 

Renzi ne ha parlato in una diretta Facebook in cui attacca duramente il titolare del Viminale, oggetto di critiche per aver “fatto passare a voto segreto un emendamento per salvare dal carcere suoi parlamentari condannati in secondo grado”. “Salvini ha salvato Bossi non denunciandolo per appropriazione indebita; ha condonato 177 milioni di € ai produttori di sigarette elettroniche, uno dei quali ha finanziato la Lega; ha continuato a mentire dicendo di essere estraneo alla clamorosa vicenda dei 49 milioni di € che la Lega deve restituire allo Stato”, aggiunge l’ex premier in un altro post pubblicato subito dopo.

Non è mancata la stoccata anche a M5s, che “un tempo parlava di onestà, oggi si accoda oppure tace. Il tutto in una settimana: neanche Berlusconi è mai riuscito a fare tanto”, ha ribadito l’ex sindaco di Firenze. 

 

Per tutti questi motivi, dice Renzi, “dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi che faceva le norme ad personam più assurde, ha fatto votare la nipote di Mubarak e via dicendo, ma non ha mai fatto quello che ha fatto Salvini in questa settimana e ci metto dentro sigarette elettroniche, voto segreto sul peculato che cambia la sorte dei processi in cui sono implicati deputati della Lega, l’accordo sui 49 milioni e la querela solo a Belsito e non a Bossi”, ha aggiunto Renzi.