Ristoranti e Fase 2, tavoli distanziati fino a 4 metri? Zaia: “Così chiuderanno”

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Maggio 2020 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus. Ristoranti e Fase 2, tavoli distanziati fino a 4 metri? Zaia: "Così chiuderanno"

Ristoranti e Fase 2, tavoli distanziati fino a 4 metri? Zaia: “Così chiuderanno” (Foto d’archivio Ansa)

ROMA – Fase 2, nei ristoranti tavoli distanziati fino a 4 metri? Secondo Zaia così tanti locali chiuderanno. E non solo secondo lui.

Il governatore del Veneto ha preso spunto da quanto pubblicato, per esempio da Fiorenza Sarzanini sul Corriere, anticipazioni sulle regole da seguire per bar e ristoranti quando riapriranno (probabilmente il 18 maggio).

Tra le ipotesi, quella di tavoli distanziati da 2 a 4 metri nei ristoranti.

“Leggo da qualche parte che qualcuno parla di mettere un tavolo ogni quattro metri: se lo metta a casa sua un tavolo ogni quattro metri. Ma non nei ristoranti perchè questo significa chiuderli tutti”. Secondo Zaia “un conto è l’esercizio scientifico un discorso è la vita reale che è un’altra cosa” e augurandosi che “le linee guida siano ragionevoli”.

“Se dovessimo mettere in sicurezza la vita dei cittadini dovremo dire a tutti ‘girate con lo scafandro’. Ma non solo per il coronavirus, per qualsiasi altro pericolo come quello di un’epatite, di una tubercolosi. Ma non penso ci sia questa indicazione nella società”, ha aggiunto Zaia. Il governatore ha dunque auspicato “linee guida ragionevoli” sperando che non “ci sia qualcuno che applica la sua vena creativa per complicare la vita ai cittadini. La messa in sicurezza è una cosa seria ma deve passare anche un livello di sostenibilità”.

Ristoranti e fase 2: le regole per riaprire

La Sarzanini spiega sul Corriere: La distanza tra avventori potrebbe arrivare a 2 metri e questo vuol dire che tra i tavoli si sale almeno a 4. Quando si sta seduti non ci sono obblighi sulle protezioni, ma per andare al bagno o alla cassa sarà obbligatorio anche per i clienti indossare la mascherina. All’ingresso e alle casse sarà obbligatorio il dispenser del disinfettate, i locali dovranno essere sanificati e ventilati, per impedire le file potrebbe diventare obbligatoria la prenotazione. In ogni caso non si potrà sostare davanti ai locali.

Prima di andare al ristorante bisognerà effettuare la prenotazione perché non sarà possibile sostare all’ esterno del locale per evitare assembramenti. I tavoli dovranno essere distanziati e anche i commensali – a meno che non siano conviventi – dovranno mantenere una distanza che dovrebbe essere di 1 metro e 20.

Molto più ampia la metratura tra i vari tavoli per consentire al personale di passare agevolmente senza entrare in contatto con i clienti.

Quando si sta seduti non serve la mascherina che dovrà invece essere indossata quando ci si alza per andare al bagno o alla cassa. Non ci saranno altre possibilità di spostamento all’ interno dei locali. Il personale di sala, i cuochi e chi sta in cucina dovranno sempre indossare le mascherine e i guanti. Alle casse e all’ ingresso dovranno esserci i dispenser.

Zaia: “Il governo ci faccia sapere qualcosa per il 18 maggio”

“Spero che il Governa si decida a dire qualcosa per il 18 maggio”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo il quale “è fondamentale che i cittadini lo sappiano: i parrucchieri, i ristoranti eccetera non possono venire a conoscenza il 17 sera che riaprono l’indomani. Perchè non funziona così”.

Zaia auspica che l’indicazione “sia chiara e in maniera programmata così che tutti noi ci si possa organizzare. Anche noi abbiamo un problema che è quello dei servizi della prevenzione”. (Fonte: Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)