Roberto Gualtieri, quando il ministro dell’Economia suonava Bella Ciao con la chitarra VIDEO

di Daniela Lauria
Pubblicato il 5 Settembre 2019 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Gualtieri, quando il ministro dell'Economia suonava Bella Ciao con la chitarra VIDEO

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Foto Ansa)

ROMA – Era il 9 novembre del 2018 quando il neoministro dell’Economia Roberto Gualtieri, chitarra alla mano, suonava Bella Ciao in tv. Il governo M5s-Lega godeva di perfetta salute e l’allora europarlamentare del Pd non sospettava nemmeno lontanamente di dovere tornare in Italia a tenere i conti pubblici del Paese in un governo Conte 2. 

Il video, ripreso dall’agenzia Vista, mostra la performance musicale di Gualtieri in una puntata del programma Alta Fedeltà, su EuNews, il webtalk del gruppo dei Socialisti e Democratici nel quale i membri italiani del Parlamento europeo sono soliti raccontarsi. Il futuro ministro ha imbracciato la chitarra e si è esibito in una rivisitazione dell’inno partigiano. 

Chi è Roberto Gualtieri

Europeista convinto, professore universitario, il profilo di un tecnico ma un cammino alle spalle tutto politico. Prima di lui, l’ultimo uomo di partito a occupare la poltrona di via XX Settembre è stato Giulio Tremonti nel quarto governo Berlusconi (2008-2011). Successivamente sono stati solo tecnici: Mario Monti, Vittorio Grilli, Fabrizio Saccomanni, Pier Carlo Padoan (che ora è deputato del Pd ma è arrivato al Mef dall’Ocse) e Giovanni Tria. 

Romano del quartiere Monteverde, classe 1966, Gualtieri è un uomo timido, riservato, uno studioso, come lo descrive chi lo conosce. Una laurea in lettere conseguita con 110 e lode e un dottorato di ricerca in Scienze Storiche, tesi su Commercio estero e sviluppo. Storico legato all’Istituto Gramsci, autore di diverse pubblicazioni, tra cui una sulle Istituzioni europee curata con Giulio Amato. Professore associato in Storia contemporanea all’Università La Sapienza, editorialista e collaboratore di diversi quotidiani e riviste. E’ stato iscritto alla Fgci, l’organizzazione dei giovani comunisti del Pci. Ha militato per anni nei Democratici di Sinistra, ha fatto parte prima della segreteria di Roma e poi del consiglio nazionale, prima di contribuire a redarre il Manifesto per il Partito democratico e di entrare a fare parte della direzione del Partito nel 2008. Ex dalemiano, era nei ‘giovani turchi’, la corrente Pd guidata da Orfini. E’ stato per un periodo vicino a Renzi ma oggi è considerato vicino al segretario Zingaretti.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev