Salento, pesci rossi dalle paludi nelle pozzanghere: una delle conseguenze provocate dal maltempo VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2019 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
pesci rossi campagne salento

I pesci rossi nelle compagne di Ugento

ROMA – Dopo giorni di pioggia e mareggiate, la situazione del maltempo che ha colpito il Salento, la parte più a sud della Puglia, è finalmente in miglioramento. Quanto accaduto nei giorni scorsi ha però creato moltissimi problemi.

Come mostra un video di AntennaSud ripreso dall’Agenzia Vista, alcuni pesci rossi sono stati ripresi mentre nuotano in alcune pozzanghere. Tutto intorno ci sono erba e alberi. Questo spettacolo inusuale è stato ripreso nelle campagne di Ugento in provincia di Lecce: si tratta di uno strano fenomeno, legato però all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito questa parte d’Italia. 

Repubblica riporta una dichiarazione del consigliere comunale Gianfranco Coppola, referente per il comune salentino dello Sportello dei diritti:  “Migliaia e migliaia di pesci rossi si sono riversati nelle campagne dal sistema dei bacini di Ugento dopo che sono esondati a causa della mareggiata di scirocco e delle fortissime ed intense piogge”.

Nella zona ci sono alcune paludi: per questa ragione i pesci rossi sono stati portati qui per essere utilizzati in vari progetti di risanamento igienico-agrario e di bonifica. Spinti dalla corrente nei bacini idrici artificiali sono poi finiti in aperta campagna. Qui sono rimasti perché impossibilitati a ritornare indietro. Di conseguenza sono ora destinati a morire con l’essiccamento delle pozzanghere. Si tratta di un fenomeno eccezionale che rischia anche di creare un danno all’ecosistema, dovuto all’introduzione di una specie non autoctona.

Nei giorni scorsi, il maltempo e una violenta tempesta di acqua e vento avevano portato alla luce un’antica tomba probabilmente di epoca romana. Il ritrovamento era avvenuto a Porto Cesareo sempre nel Salento. La tomba è stata scoperchiata sul bagnasciuga di fronte a Torre Chianca, l’antica torre di vedetta della marina cesarina, in un’area dove gli esperti avevano già ipotizzato la presenza di una necropoli. A segnalare l’accaduto sono stati alcuni surfisti che si sono accorti della presenza di alcuni resti ossei, tra cui un teschio vicino al sarcofago scoperchiato. Questa mattina sul posto è intervenuto personale dell’area marina protetta, del Comune e della Soprintendenza per il recupero dei reperti ossei dispersi.

Fonte: Ansa, Repubblica, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev