Salvini contro tutti: “Conte non può darmi ordini. Beppe Grillo? Venga lui a fare il ministro” VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2019 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Salvini contro tutti: "Conte non può darmi ordini. Beppe Grillo? Venga lui a fare il ministro" VIDEO

Salvini contro tutti: “Conte non può darmi ordini. Beppe Grillo? Venga lui a fare il ministro”

ROMA – “Giuseppe Conte non pensi di darmi ordini. Non c’è presidente del Consiglio che tenga e non c’è ministro dei 5 stelle che tenga: in Italia i trafficanti di esseri umani non arrivano più. Beppe Grillo? Venga lui a fare il ministro dell’Interno per una settimana e poi vediamo cosa fa”: Matteo Salvini ne ha per tutti. 

In un video postato su Facebook dopo aver incontrato in una diretta social la stampa estera il vicepremier della Lega si scaglia contro la Sea Watch e avverte anche il premier Giuseppe Conte: “Erano prima in acque libiche e poi in acque maltesi, ma mettendo a rischio la vita degli immigrati a bordo vogliono a tutti i costi arrivare in Italia. Questi non sono soccorritori ma scafisti e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono chiusi. Non c’è presidente del Consiglio che tenga o ministro dei 5 stelle che entra”.

Quindi, commentando la convocazione da parte del tribunale dei ministri di Catania del capo di gabinetto del ministero, ha aggiunto: “Non convocate i miei collaboratori, ma me. Vengo io a Catania. Mi assumo totalmente la responsabilità del blocco dell’immigrazione clandestina insieme al governo. A meno che qualcuno non abbia cambiato idea. State usando male i soldi pubblici degli italiani” ha aggiunto Salvini riferendosi ai magistrati catanesi, sottolineando che “il 99% dei magistrati fa bene il proprio lavoro”. Invece “se c’è qualcuno che usa il denaro pubblico per fare politica e processare un ministro che fa semplicemente quello che ritiene di dover fare mi dà fastidio”. “Processatemi. Magari è la volta che gli italiani mi portano le ciliege” ha aggiunto criticando quello che considera l’uso di “un incarico pubblico e denaro pubblico per provare a fermare con la giustizia quello che la politica e il buon senso degli italiani toccano con mano”.

Non è mancata una stoccata per Beppe Grillo, che in una intervista a Sette del Corriere della Sera ha detto: “Lo manderei a calci a lavorare al Viminale”: “Vieni a fare il ministro dell’Interno per una settimana e poi vediamo cosa fai. Posso starti simpatico o antipatico. Io faccio il ministro dell’Interno e i risultati dicono che lo sto facendo bene”, ha chiosato Salvini. 

Immediata la replica del collega di governo, il vicepremier M5s Luigi Di Maio: “Dalle continue dichiarazioni che escono è evidente che c’è chi vuole alzare il livello di scontro. Non c’è molto da aggiungere rispetto agli attacchi al presidente del Consiglio, che ha tutto il sostegno mio e del governo. Dico solo che per la legge dei grandi numeri, se tutti pensano una cosa e c’è un singolo contrario, forse ha torto il singolo. Di uomini soli al comando ne abbiamo già avuti e in Italia non ne sentiamo certo la mancanza”. (Fonti: Ansa, Agenzia Vista)