Scampia. “Infermiere” della Vela gialla aiuta i tossici a drogarsi (video)

Pubblicato il 30 Gennaio 2013 - 14:30| Aggiornato il 15 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Aiuta gli altri tossici a drogarsi in cambio di mezza dose di eroina. Una realtà di droga quella dell’infermiere delle Vele, una storia di vite spezzate dalla droga nella Scampia, Napoli, dimenticata e raccontata da Amalia De Simone in un servizio sul Corriere TV. La De Simone racconta la vita di Ciro, nome di fantasia, e del suo copro che porta come un tatuaggio il callo dei buchi. Quei buchi usati perché la droga possa scorrere nelle sue vene.

La De Simone scrive sul Corriere della Sera:

“Arriva nella vela gialla a metà mattinata e va via di sera. Come se fosse un turno di lavoro. «Si, per me è un lavoro, un lavoro per “farmi”; sono una sorta di infermiere che aiuta i tossici a trovare il “buco” giusto, perché dopo tanti anni che ti fai il corpo non ti da più spazio»”.

Ciro racconta alla De Simone che ogni giorno, lì nella Vela gialla, dove ogni giorno circa 1000 persone passano. Inutili le retate della polizia. Cambia il clan e lo spacciatore, ma non la vita di Ciro e quelli come lui. Una vita che ormai Ciro non vuole più, scrive De Simone:

“Io mi faccio da 25 anni per 5 volte al giorno. Prendo eroina e cocaina. Ormai sono un esperto, ecco perché riesco a bucare anche gli altri. Quando non c’è più spazio bisogna provare nell’inguine o nel collo. Guarda qua…[…]. Quando si prende l’arteria la dose scende 5000 volte più pesante. E quindi si può morire. Ne ho visti tanti… Si muore prevalentemente con la cocaina. Quando è eroina vai in overdose… Nell’ottanta per cento dei casi ti salvi e nel venti per cento puoi morire. Perciò stiamo ancora nella merda, perché c’è ancora quel 20% che ci possiamo salvare…».

Resto senza fiato: «Hai detto una cosa terribile, preferiresti fare una brutta fine?». «Si… – dice con distacco – Che vivo a fare così? Devo aspettare che viene la gente a farsi per farmi un po’ di roba… E’ insensato… ho 42 anni, non ho un lavoro… Il Sert non mi manda in comunità. Sto cercando di andare in una comunità da 3 anni, ma il sert di Giugliano non mi manda perché dice che non ci stanno fondi»”.

Nella Vela gialla Ciro, “infermiere” suo malgrado, è uno dei tanti dimenticati dalla società.