Sciopero generale. Scontri a Milano, Genova, Torino. Cgil: con noi 60% lavoratori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2014 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Venerdì di scioperi  e manifestazioni in tutta Italia contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act, con scontri e tensioni a Milano, Genova e Torino, dove la polizia ha caricato i manifestanti. Secondo la Cgil e la Uil lo sciopero ha avuto una partecipazione in media del 60%. Sono rimasti fermi circa il 50% dei treni e degli aerei e circa l’80% degli autobus e delle metropolitane.

In tutto sono 54 i cortei organizzati dagli studenti di Rete della Conoscenza, Udu e studenti medi uniti nel coordinamento #Noninmionome. Stop di autobus, metropolitane, tram e treni dopo la marcia indietro del governo sulla precettazione.

Previsti, fra l’altro, un blitz davanti a Palazzo Chigi ed eventi davanti al Ministero dell’Economia a Roma e in altre città, da Bologna e Pisa fino ad Acerra e Foggia, con manifestazioni davanti agli enti regionali per il diritto allo studio, agenzie interinali, sedi INPS, Uffici Scolastici Regionali. In alcune città studenti travestiti da Babbo Natale sono entrati in bar, negozi e luoghi di lavoro recando simbolici “pacchi” natalizi riferiti al Jobs Act.    

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CGIL E UIL: ADESIONE DEL 60%. I primi dati che provengono dal settore industriale segnano un’altissima adesione allo sciopero generale proclamato per oggi da Cgil e Uil dietro le parole ‘Così non va!’. Da una prima rilevazione risulta, infatti, un media di adesione del 70,2%, mentre sono affollatissime le cinquantaquattro piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero generale. Successivamente Cgil ha rivisto le stime e parlato di un’adesione del 60%.

La nota Cgil-Uil

“Secondo i primi dati parziali sono molto alte le adesioni nei trasporti su tutto il territorio nazionale allo sciopero generale di Cgil e Uil. Lo sciopero che, prosegue fino alle 18 nel trasporto aereo, sta registrando notevoli cancellazioni in tutti gli aeroporti, con oltre il 50% dei voli Alitalia cancellati preventivamente a Fiumicino e 35 delle altre compagnie, a Linate cancellati 110 voli, a Malpensa 140”. E’ quanto riferiscono in una nota Cgil e Uil. Secondo le due confederazioni “nel trasporto ferroviario non sta circolando il 48% dei convogli non garantiti, in programma dalle 9. Adesioni alte, in diverse località superiori al 50%, anche nelle officine della manutenzione rotabili, nella manutenzione infrastrutture, negli uffici e nelle biglietterie. Lo stop nel settore dopo la rimodulazione di ieri a seguito del ritiro della precettazione del Ministero dei Trasporti prosegue fino alle 16 per il personale viaggiante dei treni di Trenitalia, Ntv e Trenord, per il personale impiegato nei relativi servizi connessi e per il personale addetto alla circolazione di Rfi”.

“Lo sciopero – prosegue la nota unitaria – sta registrando una notevole adesione anche nel trasporto pubblico locale, a Roma, a partire dalle 9, ferme le tre linee della metropolitana e le ferrovie concesse Roma Lido e Roma Giardinetti ed è fortemente rallentata la Roma Viterbo mentre stop a circa il 55% dei bus in città ed il 50% dei collegamenti extraurbani; a Torino dove la protesta prosegue dalle 15 alle 20 stop a circa l’80% dei bus ed è chiusa la metropolitana; a Genova praticamente ferma la circolazione dei bus; a Venezia stop a circa il 50% dei vaporetti; a Bologna fermo il 98% dei bus; a Bari fermi 70% bus; a Napoli ferma la metropolitana, la circumvesuviana ed i collegamenti extraurbani con l’hinterland ed il 50% dei bus, fermi dalle 9 circa il 40% dei bus a Cagliari. In quasi tutte le città lo sciopero, nel rispetto della legge sui servizi pubblici e garantiti i servizi minimi essenziali previsti, prosegue fino a metà pomeriggio. Inizia alle 19 lo sciopero a Milano per consentire lo svolgimento del presidio pomeridiano in ricordo delle vittime della strage di Piazza Fontana in occasione del 45° anniversario. Negli altri settori – informano infine Cgil e Uil – praticamente bloccata attività dell’interporto di Bologna nello scarico delle merci che serve il centro nord Italia; praticamente ferme le attività del porto di Genova con adesioni fino al 90% al terminal VTE di Voltri ed anche nel porto di Napoli tutte le navi sono ferme”.

 

GIORGIO NAPOLITANO: “GOVERNO E SINDACATI SI RISPETTINO” – “Lo sciopero generale proclamato per oggi è segno di una notevole tensione tra sindacati e governo”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Torino. “E’ bene che ci sia rispetto reciproco” tra le prerogative di governo e sindacati e che “non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese. Mi auguro che si discutano sia le decisioni già prese, come quella della legge di riforma del mercato del lavoro, sia quelle da prendere soprattutto per il rilancio dell’economia e dell’occupazione in un contesto europeo”. E che per queste tematiche così importanti per il Paese “si trovi la via di un discussione pacata. Naturalmente poi il governo ha le sue prerogative, le ha anche il Parlamento ed ha il suo ruolo da svolgere il sindacato. Per tutte queste ragioni è bene che ci sia rispetto reciproco di queste prerogative e che non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno“.

MASSIMO D’ALEMA: “IL GOVERNO ASCOLTI LA PIAZZA” – “La situazione del Paese è grave e spero che il governo ascolti questa piazza e tenga conto della richiesta che viene dai lavoratori”, ha detto Massimo D’Alema parlando con i giornalisti che lo hanno incontrato casualmente nel municipio di Bari dove l’esponente del Pd ha fatto una visita a sorpresa al sindaco, Antonio Decaro. “I lavoratori sono in piazza per chiedere un maggiore impegno per il lavoro, per lo sviluppo, e questo mi pare comprensibile”.

SUSANNA CAMUSSO A TORINO – “L’emergenza che ha questo Paese si chiama lavoro. Bisogna fare politiche perché il lavoro ci sia ma non può essere un lavoro qualunque senza diritti e senza professionalità”. Così Susanna Camusso, leader della Cgil, he partecipa al corteo di Torino. “Il messaggio deve essere quello che il Paese investe su lavoro e sulla sua qualità. In un Paese normale si ascoltano i lavoratori, si considera lo sciopero una questione molto importante perché richiede ai lavoratori un grande sacrificio, si prova a dare risposte. Chi sta al governo deve decidere se l’Italia è un paese normale o se pensa di dover continuare lo scontro. In quanto a leggi sul lavoro siamo fermi agli anni ’20”. Poi, sulla mancata adesione della Cisgl, Camusso ha detto: “Ci dispiace che non ci sia la Cisl perché il messaggio di non provare a cambiare le scelte del governo è un messaggio di rassegnazione”.

CARMELO BARBAGALLO A ROMA –  “Ho apprezzato che il premier Renzi sia intervenuto per evitare una lesione costituzionale del Paese”, ha detto il leader Uil, Carmelo Barbagallo, sul dietrofront sulla precettazione dei ferrovieri per lo sciopero di oggi. Invece “il garante per gli scioperi, che quando abbiamo disdettato l’accordo sullo sciopero nel pubblico impiego ci aveva detto che avremo fatto i selvaggi, il selvaggio lo ha fatto lui perché non ha rispettato la legge 146/90. Si è fatto usare e strumentalizzare”. Alla domanda se deve dimettersi, Barbagallo risponde:”Dovrebbe trarne le conseguenze”.

MAURIZIO LANDINI A GENOVA – Lo sciopero generale indetto per oggi da Cgil e Uil “dimostra che questo governo non ha il consenso del paese sulle politiche del lavoro. Bisogna creare posti di lavoro e non togliere diritti”: è il commento del leader della Fiom, Maurizio Landini, presente ad uno dei due cortei organizzati dai sindacati a Genova. Landini chiede anche che il governo “cambi verso” nella lotta alla criminalità organizzata. “E’ questo il messaggio della piazza”, ha detto Il segretario della Fiom. “Abbiamo messo al centro la lotta all’evasione e i fatti di questi giorni ci danno ragione. Ciò che rende non competitivo il nostro paese, che lo blocca, è la criminalità organizzata”, ha osservato.

ROMA – Il corteo con il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, è partita alle 9:30 da piazza Esquilino per arrivare in piazza Santi Apostoli. Le metropolitane A, B e C sono chiuse e sono fermi anche i treni sulla tratta Termini Giardinetti e Roma Lido mentre sulla Roma Viterbo sono segnalate sul sito Atac possibili cancellazioni di corse. Anche per i mezzi di superficie le corse non sono garantite e sono previste lunghe attese alle fermate. Lo sciopero iniziato alle 9 si concluderà alle 17.

Ci sono stati scontri e cariche delle forze dell’ordine davanti allo stabile occupato dai Movimenti per la casa a Roma nei pressi del Policlinico Umberto I. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno respinto i manifestanti radunati all’esterno verso la piazza. Dall’edificio gli occupanti hanno lanciato in strada diverse bombe carta

MILANO – E’ partita alle 9:30 da Porta Venezia la manifestazione diretta davanti al Duomo. Dal palco, interventi di Graziano Gorla, segretario generale Cgil Milano, e Danilo Margheritella, segretario generale Uil. Un gruppo di esponenti di “Attitudine No Expo” ha occupato simbolicamente il cantiere di Expo improvvisando un corteo e srotolando alcuni striscioni contro l’Esposizione universale. Molti gli slogan contro il JobsAct e lo SbloccaItalia. Il blitz, durato alcuni minuti, si è svolto senza tensioni. Momenti di tensione, invece, quando il corteo dello sciopero sociale, con moltissimi studenti, è arrivato in piazza Duca d’Aosta davanti al Pirellone, sede del consiglio regionale. Sono stati esplosi alcuni petardi e lacrimogeni. la polizia ha caricato i manifestanti con i manganelli

TORINO – E’ la città scelta dalla leader della Cgil, Susanna Camusso. Il corte è partito da piazzaVittorio per arrivare in piazza San Carlo, sede del comizio. Oltre 200 i pullman di lavoratori e studenti che hanno raggiunto Torino. Alla manifestazione di Cigl e Uil a Torino hanno partecipato anche numerosi vigili del fuoco, che hanno sfilato in testa al corteo e hanno improvvisato una performance sdraiandosi per terra nella centrale via Roma. Il coordinatore regionale Cgil Gianni Nigro è intervenuto dal palco di piazza San Carlo accolto da grandi applausi. Presenti anche alcuni No Tav con lo striscione “Attenzione terroristi a 30 metri”, riferimento all’accusa di terrorismo contestata dalla Procura di Torino a sette attivisti per l’assalto al cantiere di Chiomonte del maggio 2013. Ci sono stati scontri tra polizia e autonomi in corso Regina Margherita, all’altezza del Rondò della Forca. I dimostranti, che si erano staccati dal corteo hanno tentato di proseguire lungo il corso forzando il blocco delle forze dell’ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento. Fermati alcuni manifestanti.

GENOVA – Alcuni copertoni di auto sono stati dati alle fiamme. Dei lavoratori del porto hanno transennato il lungomare Canepa vicino al varco di ponte Etiopia. Pesanti le ripercussioni sul traffico.

BOLOGNA – Quattro i cortei nel capoluogo emiliano. Già nella notte gli studenti di Link Bologna travestiti da Babbo Natale con il volto di Matteo Renzi hanno distribuito “pacchi regalo” a studenti e precari per simboleggiare il “pacco per la nostra generazione costituito dai provvedimenti del governo Renzi: Jobs Act, Sblocca Italia, Piano Scuola, Decreto Poletti”. Banche, agenzie di lavoro interinale, uffici giudiziari, sedi di partito sono stati coperti di scritte e di uova lanciate dai manifestanti, che hanno anche buttato secchi di letame davanti all’Unep (Ufficio notificazioni esecuzioni e protesti) in vicolo Monticelli e davanti alla sede bolognese del Nuovo Centrodestra, in via Santo Stefano.

TOSCANA – Manifestazioni a Firenze, Siena e Pisa. In quest’ultima manifestazione sfileranno anche i lavoratori delle province di Massa Carrara e di Livorno.

NAPOLI – Il corteo è partito alle 9:30 da piazza Mancini, diretto a piazza Matteotti, dove sono previsti i comizi di Anna Rea, segretaria generale della Uil Campania, e Gianna Fracassi, segretaria nazionale della Cgil.

BARI – Sei i corte previsti nel capoluogo pugliese, dove è stato disposto un piano di traffico straordinario.

TARANTO –  Sciopero e presidi in diversi luoghi di lavoro a Taranto: sit in di lavoratori e rappresentanti sindacali all’IIva, all’Eni, all’Arsenale, al call center Teleperformance, all’Alenia, alla Natuzzi, alla Cementir, al centro commerciale Auchan e all’ospedale Santissima Annunziata.

Le immagini dei cortei da tutta Italia (foto Ansa)