Sgarbi portato via di peso dalla Camera: “E’ fascismo, denuncio Carfagna e Bartolozzi” VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Giugno 2020 - 19:11 OLTRE 6 MESI FA
sgarbi su quanto accaduto alla Camera

Sgarbi portato via di peso dalla Camera: “E’ fascismo, denuncio Carfagna e Bartolozzi”

ROMA – Sgarbi portato via di peso dalla Camera: “E’ fascismo, denuncio Carfagna e Bartolozzi”-

“Ho detto le stesse cose che ha detto Cossiga sull’Associazione Nazionale Magistrati. Dovrebbero inquisire la memoria di Cossiga”. 

A dirlo è Vittorio Sgarbi parlando con i giornalisti a proposito di quanto accaduto alla Camera ieri, giovedì 25 giugno.

Il critico d’arte è stato portato via di peso dai commessi dopo essere stato espulso dalla Carfagna presidente di turno, per aver offeso lei e la Bartolozzi, entrambe colleghe di Forza Italia, lo stesso partito che ha portato in Parlamento Sgarbi. 

“Le sole parole “irripetibili” che ho pronunciato all’indirizzo delle due indignate di comodo sono: “ridicola” alla Bartolozzi e ‘fascista’ alla Carfagna”.

“Parole perfettamente aderenti ai loro comportamenti”.

“Quanto alla Bartolozzi, ex magistrato, le ho anche evocato il nome di ‘Berlusconi’, solo per ricordarle che si trova in Parlamento proprio grazie alla generosità di Silvio Berlusconi.

Per Sgarbi, l’ex presidente del Consiglio è

“l’uomo più perseguitato d’Italia da certa magistratura”.

“Quanto all’ex soubrette in catene Mara Carfagna (lo so, ricordare ciò che siamo stati è sempre un esercizio faticoso) ribadisco che impedirmi di parlare e votare è un atto fascista”.

Sgarbi: “Porterò in Tribunale la Carfagna e la Bartolozzi” 

“Vista la grave diffamazione consumata ai miei danni con accuse false, dovranno portare le prove in un Tribunale”.

Per Sgarbi il Tribunale è

“il solo luogo in cui si potrà parlare liberamente di ciò che ho detto, visto che il Parlamento è diventato un luogo di censura e di restrizioni”. 

Il deputato di Forza Italia annuncia di voler denunciare le due colleghe di partito (fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).