ROMA – Un tonfo secco di appena due secondi. Questo il suono del lander Philae che atterra sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Un nuovo record per la missione Rosetta, che ha portato l’uomo su una cometa per la prima volta.
Il suono è stato registrato dai sensori Casse (Cometary Acoustic Surface Sounding Experiment), che si trovano sulle estremità del lander Philae, nato dalla collaborazione fra le agenzie spaziali di Germania (Dlr), Francia (Cnes) e Italia (Asi). I sensori Casse fanno parte dello strumento tedesco Sesame (Surface Electric Sounding and Acoustic Monitoring Experiments) che è a bordo del lander.
Il contatto con la superficie è stato breve, osserva il responsabile scientifico dello strumento, Martin Knapmeyer, della Dlr, ma il suono registrato
”racconta molto di più di quanto si possa immaginare”.
Dice per esempio che Philae ha incontrato uno strato ‘soffice’ spesso diversi centimetri (probabilmente polveri) e qualche millisecondo più tardi ha toccato uno strato più duro, molto verosimilmente ghiaccio. I sensori di Casse hanno registrato i tre rimbalzi che ha fatto Philae prima di raggiungere il bordo di un cratere.
I dati, inviati prima che il lander entrasse in ibernazione, mostrano che l’area sulla quale si è posato non è attiva e che sotto la superficie della cometa c’è una grande quantità di acqua ghiacciata. Intanto la sonda è entrata nella fase di ‘accompagnamento’ della cometa, ha detto il responsabile delle operazioni della missione Rosetta, Adrea Accomazzo, che ha aggiunto:
“Questa fase è prevista fino all’estate del 2015, quando la cometa raggiungerà la minima distanza dal Sole, pari a 186 milioni di chilometri”.
Rosetta scorterà la cometa dalla distanza di 20-30 chilometri e raccoglierà dati su gas e polveri emessi dal nucleo. Ma quando la ‘coppia’ si avvicinerà troppo al Sole, la sonda si allontanerà a una distanza di sicurezza perché la cometa potrebbe diventare troppo attiva e rischierebbe di danneggiarla.